È bello essere prete. È bello sentirne parlare. Grazie Santo Padre

La Lettera apostolica di Papa Leone XIV appena pubblicata parla di una fedeltà alla chiamata di Gesù a seguire Lui e servire come Lui; una fedeltà alla fraternità, vissuta con tutti i battezzati, nel rapporto con il Vescovo e con gli altri presbiteri
December 24, 2025
È bello essere prete. È bello sentirne parlare. Grazie Santo Padre
Papa Leone durante l'incontro con i sacerdoti del giugno /Foto Siciliani
È bello essere prete. Nascessi altre volte, altre volte vorrei avere la gioia di essere e fare il prete: sono le prime cose che desidero condividere avendo appena dato una prima e vorace scorsa alla Lettera apostolica di Papa Leone XIV appena pubblicata in occasione del LX anniversario dei Decreti Conciliari sulla formazione e sull’identità e missione dei sacerdoti (Optatam Totius e Presbyterorum Ordinis). La Lettera, scrive in modo efficacissimo il Santo Padre, non è per celebrare “un anniversario di carta”, ma per rinnovare la freschezza di “una fedeltà che genera futuro”: una fedeltà alla chiamata di Gesù a seguire Lui e servire come Lui; una fedeltà alla fraternità, vissuta con tutti i battezzati, nel rapporto con il Vescovo e con gli altri presbiteri nell’unico presbiterio. Papa Leone, poi, dice di tenere in modo particolare al rapporto tra fedeltà e sinodalità (n.20): e qui l’invito chiaro a superare il modello di una leadership esclusiva, che determina l’accentramento della vita pastorale e il carico di tutte le responsabilità affidate al solo prete e a tendere verso un modo sempre più collegiale di esprimere il ministero. Ben a ragione e contro ogni neoclericalismo Leone ricorda che la configurazione del sacerdote con Cristo Capo non implica un’esaltazione che lo collochi in cima a tutto il resto, identificando la potestà sacramentale con il potere” (n.22), ma lo chiama ad un servizio d’amore umile, gratuito, casto e disinteressato. La fedeltà che genera futuro sollecitata dal Papa nella sua “Lettera” è la fedeltà alla missione in una Chiesa in uscita, che si fa samaritana dell’umanità ferita, che va verso tutti per permettere a tutti di incontrare Cristo e sperimentare il suo amore che tocca e guarisce. La fedeltà che genera futuro è la fedeltà di sacerdoti che si lasciano “mangiare” come l’ostia che consacrano, innamorati e felici di Gesù, della gente e della risposta fragile; eppure, generosa che li spinge ad incoraggiare e promuovere tutte le vocazioni, ma con uno sguardo particolare alle vocazioni al sacerdozio. Se, infatti, sperimentiamo che è bello e dà gioia essere e fare i preti, non possiamo non desiderare che altri scoprano e liberamente rispondano a Dio che continua a chiamare a questa vita.
La Lettera di papa Leone XIV, senza dubbio sarà motivo di ulteriore riflessione, condivisione e dibattito, ma sentivo l’urgenza di condividere con semplicità e contentezza grata che è bello essere preti anche oggi ed è bello poterlo dire e poterne parlare! Una bellezza talvolta sfigurata da fragilità, limite, peccato, ma trasfigurata secondo la logica pasquale del chicco di grano che ha salvato e salverà il mondo. «Sin dal momento della chiamata e della prima formazione, la bellezza e la costanza del cammino – dice papa Leone – sono custodite» dal seguire Cristo, dal farsi discepoli del Maestro, insieme ai fratelli e alle sorelle (n.9). La diversità dei tempi e dei contesti impone un rinnovato ascolto della verità del sacerdozio, perché i sacerdoti in quest’epoca delle “passioni tristi” possano continuare ad avere l’odore delle pecore per essere in mezzo, davanti e dietro alla magnifica gente di tutte le periferie geografiche ed esistenziali, pastori, pescatori e profeti del Vangelo del Regno, annunciatori miti e forti della Parola che salva, dispensatori del Pane dell’Eucaristia e del Perdono. Usciti dalle mani del Vasaio e dall’odore della bottega che è il Suo Cuore, a quella bottega vogliamo sempre tornare come al primo amore, nel cuore a cuore con Lui (n.13) per essere pastori proprio secondo quel Cuore.
Sacerdote psicologo e psicoterapeuta

© RIPRODUZIONE RISERVATA