mercoledì 19 febbraio 2014
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« Non è vero, ma ci credo», diceva il filosofo Benedetto Croce quando si toccava il tasto della superstizione popolare dei napoletani. Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis invece sembra dire «è vero e ci credo» al fatto che la sua squadra vince di più se in campo indossa il “giallo”. Non a caso, la seconda maglia del Napoli si chiama “Yellow Power”, potere del giallo. Un amuleto talmente forte secondo il “Cinepresidente” che viene confermato dai risultati: 6 vittorie su otto gare disputate con la casacca gialla. Una media di 2,375 punti a partita, contro i 2,086 conquistati dal Napoli con la tradizionale divisa azzurra. La scelta di cambiare look e di riporre momentaneamente l’azzurro nell’armadietto, è arrivata il 2 febbraio, dopo la disfatta di Bergamo, Atalanta-Napoli 3-0. A quel punto De Laurentiis ha ordinato a Benitez di riprovare con la gialla. Ed è la maglia “anti-jettatori” che secondo il patron ha permesso al “Pepita” Higuain di segnare 9 gol in otto partite. In giallo il Napoli ha perso una sola volta, contro la Roma all’Olimpico in Coppa Italia, ma poi al ritorno, in giallo, è arrivato il 3-0 sui giallorossi (a loro volta “costretti” a giocare in nero) che è valso l’accesso alla finalissima. Giova ricordare alle memorie “corte”, come la Ternana di Viciani, che nell’era Maradona i due scudetti sono arrivati con l’Azzurro d’ordinanza al San Paolo e in trasferta il Napoli al massimo si presentava in bianco (raramente in rosso) con le bordature azzurre. Così, nel 1989 alzò la Coppa Uefa a Stoccarda, ma la domenica dopo al San Paolo, guai se la squadra del presidente Ferlaino avesse riproposto colori diversi dall’azzurro. Per De Laurentiis invece in casa o in trasferta quei colori pari son, basta che il Napoli vinca e quando è il giallo assiste più tranquillo dalla tribuna. Così domani sera con la Swansea in Europa League, per il Napoli casacca che vince non si cambia e sempre di “Giallo Power” vestito lunedì sera al San Paolo affronterà il Genoa. Ai napoletani tradizionalisti la cosa non piace, - «ridateci i nostri colori», è l’urlo inascoltato che circola in queste ore in Internet - ma attenti, De Laurentiis ha in serbo la terza maglia: la camouflage (la mimetica militare), la più amata dai collezionisti e dai calciofili fashion di ultima generazione. Se De Laurentiis scopre che la camouflage ha gli stessi poteri divinatori della gialla, allora l’azzurro potrebbe finire definitivamente in soffitta. A quel punto però, quando si parlerà del Napoli, ricordiamoci di non chiamarli più gli Azzurri, ma i “Gialli-Camouflage”.
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