L'appetito vien mangiando. E dopo lo
scudetto arriva anche la Coppa Italia per la Juventus che batte
la Lazio 2-1 dopo i supplementari. Terza doppietta per la società
bianconera, ottava volta nella storia del calcio italiano. Prima
Coppa Italia per Allegri. E come Lippi nel 1995 doppietta al
primo anno sulla panchina bianconera. È la decima coppa Italia
per la Juve e siccome l'appetito vien mangiando l'appuntamento è
al 6 giugno per la sfida contro il Barcellona. Lazio in vantaggio
con Radu, poi il pari di Chiellini ed il gol partita di Matri
nel primo tempo supplementare per una coppa che mancava da
vent'anni. Sa di beffa il doppio palo di Djordjevic che poteva
meritare miglior fortuna.
Dopo un minuto il gol di Matri, da flop stagionale a eroe
bianconero, che ha risolto il match. "Il calcio è questo: loro
hanno preso un doppio palo e noi abbiamo fatto gol. Sono
contento, però, perché vincere la Coppa, dopo il campionato, non
era facile". Parola di Allegri. "La finale di Berlino è ancora
lontana, lasciateci godere questa coppa" il pensiero di capitan
Chiellini. Una finale degna di questo nome con una gran bella
scenografia sotto gli occhi del Presidente della Repubblica
Mattarella.
Alle spalle gli incidenti dello scorso anno con la morte del
povero Ciro Esposito. Una finale per riscattarsi anche dal
Calcioscommesse: "Perché gli italiani vogliono che il calcio sia
pulito" ha detto il Presidente. È stata una festa di sport in
cui si è confermato il tabù Juve per Pioli: dieci confronti
diretti sette sconfitte tre pareggi. "Per vincere ci vuole un
pizzico di fortuna. Noi non l'abbiamo avuta" chiosa il tecnico
biancazzurro.