giovedì 6 dicembre 2018
Al via il 6 luglio la grande festa itinerante che toccherà 15 località marine. E il cantante difende il suo video girato in Eritrea: "E' un Paese che sta cambiando, racconto l'Africa in positivo"
Jovanotti stamattina a Milano alla presentazione del "Jova beach party 2019" (foto Francesco Prandoni)

Jovanotti stamattina a Milano alla presentazione del "Jova beach party 2019" (foto Francesco Prandoni)

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«Il rosario colorato che porto al collo? È di gomma, l’ho comprato in un negozietto di articoli religiosi ad Adis Abeba. È bello. Un rosario è sempre una cosa bella». E' carico di energia positiva Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti che questa mattina ha presentato il suo nuovo progetto per l'estate prossima. Una grande festa in spiaggia, in un'area grande come tre campi da calcio aperta a grandi e piccini, di giorno e di notte in cui si potrà mangiare, prendere il sole, fare il bagno, giocare e, soprattutto, ballare. Maestro di cerimonie lo stesso Jovanotti, in persona che torna al suo primo mestiere, il dj, ospitando molti artisti internazionali.

Questo sarà il Jova beach party, una sorta di villaggio itinerante che toccherà 15 località marine, al via al 6 luglio da Lignano Sabbiadoro per chiudere in montagna a Plan de Corones a quota 2.275 metri. «Abbiamo scelto località popolari, dove vanno le famiglie, non d’élite» spiega l’artista entusiasta. I biglietti saranno in vendita da oggi a 52 euro, bimbi sotto gli 8 anni gratis. «In un mondo dominato dai social, noi torniamo alla connessione fra le persone» aggiunge l'artista spiegando che l’idea è nata pensando al primo ricordo che ha nella sua vita, la sera dello sbarco sulla Luna, nel 1969 quando aveva 3 anni. «Il prossimo anno saranno 50 anni da questo evento e da Woodstock e io ho voluto festeggiarli. Erano gli anni della fiducia e ottimismo. Tutto un mondo immaginario che è andato in crisi, ma non per me». Oltretutto il tour, che vanta la collaborazione del Wwf, sarà ecocompatibile, «in linea con le idee della Laudato si' di papa Francesco» ha aggiunto la presidente del Wwf Italia Donatella Bianchi. L'appello di Jovanotti al pubblico è quello «di lasciare la spiaggia meglio di come l'hanno trovata». Ecco le tappe del tour organizzato da Trident con la collaborazione di Radio Italia: Lignano, Rimini, Castel Volturno, Ladispoli, Barletta, Olbia, Albenga, Viareggio, Lido
di Fermo, Praia a Mare, Roccella Jonica, Vasto e Plan de Corones sulle Dolomiti.

Il video di "Chiaro di luna" per le strade di Asmara

Una visione di speranza che Jovanotti difende anche davanti alle critiche per il video della canzone Chiaro di luna, girato ad Asmara, in cui si vedono due innamorati sereni in una città bellissima che pare la provincia italiana anteguerra, tra i bei palazzi anni 30 in stile razionalista, bar italiani, la cattedrale cattolica e le chiese copte. L'accusa che arriva dal giornalista Domenico Quirico e dai social è quello di essere troppo edulcorato mentre gli eritrei dissidenti dal regime, che gli hanno scritto una lettera aperta, lo ritengono fuorviante rispetto alla dura realtà della dittatura. Jovanotti, consapevole che dall'Eritrea arriva il 26% dei rifugiati in Italia e che al tema ai migranti ha dedicato il bel brano Affermativo nel suo ultimo album Oh vita difende la sua buona fede. «Eritrea ed Etiopia hanno appena fatto la pace, è un Paese che sta cambiando tantissimo, un Paese che non è ancora una democrazia ma che va verso la democrazia, sono fiducioso. – si è difeso Jovanotti –. Il mio è un semplice video, non un reportage. Non voglio raccontare quel paese secondo lo stereotipo neocolonialista che Africa uguale grosso problema. E' un Paese pieni di giovani, che però non hanno opportunità. La questione dell'immigrazione è la grande questione del nostro tempo. Una delle risorse più importanti per il cambiamento è la cooperazione. Diamo loro un aiuto».

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