lunedì 23 gennaio 2017
Dopo quarant'anni finisce l'era del patron del circus. Direzione temporanea a Chase Carey, tra i possibili successori Ross Brawn, ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes
Bernie Ecclestone all'ultimo Gp di Monza (Ansa/Daniel Dal Zennaro)

Bernie Ecclestone all'ultimo Gp di Monza (Ansa/Daniel Dal Zennaro)

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Fine dell’impero di Bernie Ecclestone. Dopo quarant’anni di non sempre onorata carriera il padre patron della Formula 1 ha annunciato di essere stato «licenziato». Lo scossone che era nell’aria è il risultato dell’imminente acquisizione da parte della Libery Media, consorzio americano che farà sua la Formula 1 per una cifra vicina ai 7,5 miliardi. Con il cambio della guardia, molti saranno i cambiamenti di cui è lecito aspettarsi e per affrontare le modifiche con più serenità si è deciso di dare il ben servito all’86enne Ecclestone. «Sono stato licenziato oggi, ora non mi resta che andare via. Lo considero come ufficiale, non conduco più l’azienda e la mia posizione è stata rilevata da Chase Carey», lo sfogo amaro dell’ormai ex patron. La nuova società aveva proposto all’imprenditore britannico il ruolo di presidente onorario, mansione però rifiutata dall’ex pilota che non voleva perdere la possibilità di trattare con la FIA, con le squadre e mettere becco sulla questione dei diritti televisivi. Quel che è certo è che la Libery Media non vorrà avere un solo uomo al comando, ma piuttosto un’oligarchia con diverse figure pronte a dividersi i compiti. Nella sala del comando, uno dei nomi di spicco che si fanno è quello di Ross Brawn, ex direttore tecnico di Ferrari e Mercedes.

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