sabato 30 settembre 2017
Lo scrittore in diretta lunedì 2 ottobre in prima serata su Raitre con «Furore» per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. «Un romanzo universale che racconta l'oggi»
Alessandro Baricco oggi al Prix Italia della Rai a Milano

Alessandro Baricco oggi al Prix Italia della Rai a Milano

COMMENTA E CONDIVIDI

«Furore di Steinbeck è un'opera universale scritta nel '39, ma straordinariamente attuale, in cui ogni migrazione è stata raccontata per sempre». Parola di Alessandro Baricco che dopo oltre vent'anni torna su Raitre con un progetto originale dedicato alle migrazioni. Lunedì 2 ottobre in prima serata, in occasione della Seconda Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione (che cade il 3 ottobre) propone in diretta dalla ex fabbrica di Mirafiori di Torino, un reading sul capolavoro dello scrittore americano ambientato durante la Grande Depressione. A dargli manforte, fra letture, commenti e musica, Francesco Bianconi dei Baustelle. «Una scelta molto ambiziosa ma opportuna di questi tempi. La funzione civile è importante e va riportata in prima serata» ha aggiunto il direttore di Raitre Stefano Coletta.

La narrazione delle vicende della famiglia di Tom Joad, sfrattata dalle sue terre lungo la Route 66 dall'Oklahoma fino alla California, «racconta chi migra, ma offre anche lo sguardo di chi li vede arrivare» ha spiegato oggi lo scrittore torinese alla presentazione del programma nell'ambito del Prix Italia Rai che si chiude domani a Milano. Un'emergenza che torna attuale e «ripetere questi nomi ha una funzione civile, ripetere ad alta voce nomi, mappe e come sono gli umani di fronte a queste storie, ci ricorda che non siamo i primi ad affrontare questi problemi» ha aggiunto Baricco. L'emergenza ha due aspetti che vanno affrontati, per lo scrittore: «Da una parte c'è la pietas, un'istintiva immedesimazione, dall'altra c'è la paura che è legittima e non va condannata. Vanno create le condizioni per capire questo fenomeno e aiutare la nostra società ad essere più forte e giusta». Comunque il ritorno in tv per lo scrittore «è una grandissima opportunità, quella di raggiungere anche per pochi minuti persone che non incontrerei mai e forse di poter cambiare qualcosa».


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI