sabato 21 marzo 2009
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Uno pugliese, l’altro veneto; uno (apparentemente) burbero e ira­scibile, l’altro bonario e sorri­dente; uno che in televisione ci sta spes­so, l’altro che, negli ultimi 30 anni ha ri­fiutato diverse proposte «perché sembra che in Italia, per far ridere, bisogna esse­re stupidi o volgari» e che ha «accettato con entusiasmo di fare questo film per­ché non è né l’uno né l’altro». I due atto­ri sono Lino Banfi e Lino Toffolo, nuova coppia della fiction televisiva, e la mini­serie in questione è Scusate il disturbo, due puntate in onda su Raiuno domani e lunedì 23 marzo, in prima serata. Nella fiction Banfi e Toffolo interpretano rispettivamente Antonio e Peppino, ita­liani immigrati in Argentina, amici da sempre che, giunti all’età della pensione dopo una vita di lavoro, si trovano ad af­frontare problemi assolutamente im­previsti: Peppino viene colpito dal­l’Alzheimer mentre Antonio deve fare fronte al fallimento lavorativo ed econo­mico del figlio Guido (Blas Roca Rey) che è costretto ad accogliere in casa con mo­glie (odiosa) e figlio adolescente al se­guito. La vita all’interno della casa nel quartiere italiano di Buenos Aires, trop­po piccola per tutti e quattro, si fa rapi­damente difficile e Antonio sceglie di al­lontanarsene, seguendo in una casa di riposo l’amico Peppino che, nel frattem­po, si è ammalato. «Conosco Lino da tan­ti anni, da quando abbiamo lavorato in­sieme nel programma Risatissima. Quando si è dovuto pensare ad un atto­re per il ruolo di Peppino, mi è sembra­to l’unico adatto» racconta Banfi. E la sua scelta ha rapidamente convinto tutti (dal produttore della Grundy Roberto Sessa al regista Luca Manfredi) che per l’inedita coppia è già in scrittura un’altra minise­rie, a metà fra I ragazzi irresistibili e Tre uomini e una culla, con i due Lino, co­stretti ad una difficile convivenza e pe­rennemente in lite tra loro, che si ritro­vano loro malgrado a doversi occupare di una bambina lasciata nel loro appar­tamento. Tornando a Scusate il disturbo, Banfi riprende: «È bello poter affrontare in una fiction temi importanti e signifi­cativi. Qui ce ne sono diversi: l’immigra­zione, la paternità, la vecchiaia, la ma-­lattia ». Di progetti lavorativi Banfi ne ha parecchi in questo periodo: ha appena fi­nito di girare il film Maria, non gli piace in Germania («Interpreto un pugliese e­migrato in Germania che deve organiz­zare in Italia il matrimonio della figlia con un tedesco») e potrebbe presto ripetere l’esperienza: «Sono interessati quelli del­la Fox, sono persino venuti in Italia a co­noscermi».
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