venerdì 1 settembre 2017
Una confessione che gela e commuove, Robert Redford si presenta al Lido assieme a Jane Fonda, dove il Festival di Venezia li premia con il Leone alla carriera
Redford: «Volevo fare un ultimo film con Jane prima di morire»
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“Volevo fare un altro film con Jane prima di morire". Scherza di fronte ai giornalisti un ancora aitante Robert Redford, lanciando sguardi d’intesa alla pimpantissima Jane Fonda. Ben 160 anni in due (peraltro portati in forma strepitosa) una delle coppie cinematografiche più affiatate di Hollywood è tornata a recitare insieme a 47 anni da “A piedi nudi nel parco” nel delicato e sorridente “Our souls at night” (Le nostre anime di notte) del regista Ritesh Batra, tratto dal best seller dello scrittore Kent Haruf. Festeggiatissimi stamattina dalla stampa, i due sfileranno questa sera sul red carpet del Palazzo del Cinema, sferzato da un forte vento dal mare, prima di ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Mostra veneziana.

Jane Fonda ricambiando i complimenti ha espresso la sua ammirazione per “un uomo che ha cambiato il cinema e ha avuto un profondo effetto sul cinema americano. Il film significa che non è mai troppo tardi per innamorarsi, ed è la verità". Il film prodotto da Redford per il colosso del web Netflix vede al centro due anziani e vedovi, che decidono di dormire insieme in modo casto solo per non essere soli e potersi raccontare la giornata, poi arriverà l’amore e anche l’intimità. Un racconto sorridente e delicato, che affronta con tocco leggero le paure della vita, le responsabilità nei confronti di figli e nipoti, la solitudine e il timore dell’avvicinarsi della morte. Ma che racconta anche la vitalità di tanti anziani, persone innanzitutto, salvate dall’amore.

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