martedì 29 novembre 2011
Con l'ipotesi di un calo del Pil dello 0,5% servirebbe una correzione di 20 miliardi comprensiva di 4 miliardi della delega fiscale. Un comunicato congiunto Fini-Schifani annuncia che dal 1° gennaio 2012 i vitalizi dei parlamentari saranno calcolati col sistema contributivo.
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Potrebbe valere 20 miliardi la manovra che il governo si appresta a varare per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013. Secondo quanto si apprende da tecnici al lavoro in questi giorni sui conti, con l'ipotesi di un calo del Pil dello 0,5% servirebbe una correzione di 20 miliardi comprensiva di 4 miliardi della delega fiscale.Completata la squadra di governo, Mario Monti stringe i tempi sulla complessa manovra che vedrà la luce il 5 dicembre prossimo, mentre la Commissione europea torna a chiedere misure aggiuntive per il rispetto del pareggio di bilancio nel 2013.Al termine della cerimonia di giuramento per sottosegretari e vice ministri a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio parla di una "squadra snella e forte" che aiuterà "le forze politiche a ritrovare un clima più sereno e una riconciliazione con l'opinione pubblica". E a chi sottolinea l'inopportunità che facciano parte del governo due ex top manager del gruppo Intesa San Paolo, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera e il suo vice alle Infrastrutture Mario Ciaccia, Monti assicura "una trasparenza assoluta".Il Capo del governo replica anche alle critiche per il ritardo con cui l'esecutivo è entrato in piena attività: "Le condizioni di emergenza in cui il governo si è trovato non mi hanno consentito di dedicarmi 24 ore su 24 alla squadra, dovendo anche stabilire gli opportuni contatti in Europa".DAL 2012 CONTRIBUTIVO PER VITALIZI"Il Presidente del Senato Renato Schifani e il Presidente della Camera Gianfranco Fini - informa un comunicato congiunto al fine del vertice - si sono incontrati oggi, assieme ai rispettivi Collegi dei Questori, con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali professoressa Elsa Fornero e hanno comunicato al Governo la volontà di procedere entro la fine dell'anno, nell'ambito dell'autonomia costituzionale riconosciuta alle Camere dal nostro ordinamento, a una radicale modifica della disciplina in tema di assegni vitalizi". "In forza di tale modifica dal 1 gennaio 2012 - spiega la nota congiunta - sarà introdotto il sistema di calcolo contributivo, in analogia con quanto previsto per la generalità dei lavoratori. Tale sistema opererà per intero peri deputati e i senatori che entreranno in Parlamento dopo tale data e pro rata per quanti attualmente esercitano il mandato parlamentare. Sempre dal 1 gennaio 2012 per i parlamentari cessati dal mandato sarà possibile percepire il trattamento di quiescenza non prima del compimento dei 60 anni di età per chi abbia esercitato il mandato per più di una intera legislatura e al compimento dei 65 anni di età per chi abbia versato i contributi per una sola intera legislatura".
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