mercoledì 10 giugno 2015
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Le sanzioni che hanno portato allo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall'Italia hanno provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti made in Italy taroccati, con la produzioni casearia russa di formaggio che nei primi quattro mesi del 2015 ha registrato un sorprendente aumento del 30 per cento. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti divulgato in occasione della visita del presidente russo, Vladimir Putin, in Italia in concomitanza dell'annuncio del capo dell'amministrazione presidenziale, Serghei Ivanov, che la Russia non ha intenzione di revocare l'embargo sull'import alimentare dai Paesi che hanno varato sanzioni economiche nei suo confronti.Secondo il report nei supermercati russi si possono trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella 'Casa Italia' dall'insalata 'Buona Italia' alla robiola, dalla mortadella Milano al parmesan, dalla scamorza al mascarpone."A potenziare la produzione del falso made in Italy non è stata però solo l'industria russa ma - sottolinea la Coldiretti - anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall'embargo come la Svizzera, la Biolorussia, l'Argentina o il Brasile che hanno aumentato le produzioni e le esportazioni dei cibi italiani taroccati nel Paese di Putin".
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