mercoledì 12 novembre 2014
​L'Istat: nel 2013 sono stati celebrati in Italia 13 mila matrimoni in meno rispetto al 2012 (-53mila in 5 anni). Al Sud prevale il matrimonio in chiesa. Due nozze su tre in regime di separazione di beni.
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​Continua, apparentemente inesorabile, il calo dei matrimoni in Italia e nel 2013 per la prima volta il numero delle nozze scende sotto quota duecentomila: l'anno scorso sono stati infatti celebrati in Italia 194.057 matrimoni, 13.081 in meno rispetto al 2012. Ancora un forte calo, dunque, in linea con l'accentuarsi della tendenza alla diminuzione in atto dal 2008: circa 53 mila nozze in meno negli ultimi 5 anni, pari a oltre un quinto delle celebrazioni del 2008.
Nel dossier "Il matrimonio in Italia" l'Istat spiega che a diminuire sono soprattutto le prime nozze tra sposi di cittadinanza italiana: 145.571 celebrazioni nel 2013, oltre 40 mila in meno negli ultimi cinque anni. Questa differenza spiega da sola il 77% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni nel 2008-2013.
I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi è di cittadinanza straniera, dopo il recupero del 2012, scendono di nuovo tornando al livello di circa 26 mila (pari al 13,4% delle nozze celebrate nel 2013). La diminuzione si deve soprattutto alle nozze tra stranieri. I matrimoni misti, cioè quelli in cui un coniuge è italiano e l'altro straniero, ammontano a 18.273 nel 2013. La tipologia prevalente è quella in cui è la sposa ad essere di cittadinanza straniera: 14.383 nozze (il 78% di tutti i matrimoni misti). Una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell'Est Europa (Ue e non-Ue).
Diminuiscono anche le seconde nozze civili, scendendo da 34.137 del 2008 a 30.691 del 2013, ma il ritmo della flessione è più contenuto di quello delle prime nozze. Pertanto, la loro quota sul totale continua ad aumentare, dal 13,8% del 2008 al 15,8% del 2013.Per quanto riguarda le nozze con rito religioso, ne sono state celebrate 111.545 nozze, oltre 44 mila in meno negli ultimi 5 anni (-29%). I matrimoni celebrati con il solo rito civile sono scesi a 82.512 (-9% rispetto al 2008); la loro quota sul totale raggiunge il 42,5% del 2013, dal 36,8 del 2008. Sia al Nord (55%) che al Centro (51%) i matrimoni con rito civile superano quelli religiosi.  Si conferma infine la prevalenza dei matrimoni in regime di separazione dei beni (oltre due su tre).
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