sabato 11 gennaio 2020
Dopo 42 anni di servizio va in pensione Marina Semenzato, ostetrica padovana che ha "accolto" nella sua carriera oltre 3mila bambini. Una passione per dare il benvenuto alla vita che definisce "dono"
Il cesto che ricorda i 3.173 bambini fatti nascere da Marina

Il cesto che ricorda i 3.173 bambini fatti nascere da Marina

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Quarantadue anni di professione ostetrica e 3.173 nuove vite portate alla luce racchiusi in sei diari che parlano di vita, emozioni, ricordi, speranze e paure; di sguardi che si incontrano, spronano, incoraggiano, rassicurano; di mani che hanno accarezzato, toccato, sostenuto, creato quel ponte tra l’attesa e la presenza, tra la trepidazione e la gioia per il miracolo della vita. La vita non solo lavorativa – perché «introdurre alla vita» porta in sé un impegno emotivo, esistenziale e umano che superano i requisiti da contratto – di Marina Semenzato è stata fissata giorno per giorno, parto dopo parto, in sei diari in cui ha raccontato storie, volti, immagini, ricordi di oltre 3mila vite, quelle che ha fatto nascere, diventate la sua famiglia «cosmica», come la definisce lei stessa.

Con il 1° gennaio 2020 l’ostetrica Marina si è congedata dal servizio all’Ulss 6 Euganea, dopo aver lavorato 40 anni all’ospedale Immacolata Concezione di Piove di Sacco (Pd) e gli ultimi due al Centro sociosanitario Ai Colli di Padova. Di figli propri l’ostetrica non ne ha, ma sono tutti "suoi figli" quelli aiutati a venire al mondo: «Loro sono la mia famiglia allargata – racconta felice –. Ognuno ha una sua storia, che non ho dimenticato, tanto sono stata onorata di essere alla "porta d’ingresso" della loro vita. Ho sempre ritenuto che la passione con cui ho professato il mio ruolo fosse un dono che ho cercato di coltivare con costante studio, coscienza, dedizione e umanità, insieme a straordinari colleghi da cui continuo a raccogliere umilmente suggerimenti preziosi e lezioni di vita irripetibili».



I bambini e le mamme, l’accompagnamento a quell’evento meraviglioso per la donna che è il parto... Marina Semenzato di storie ne ha innumerevoli, di affetti altrettanto, come pure di gratitudine verso un lavoro che ha in sé un valore aggiunto: «La mia professione incorpora un privilegio e una responsabilità nelle quali emozioni come paura, speranza, desiderio, trionfo tendono a intrecciarsi creando un corredo emozionale intenso. Essere ostetrica racchiude un universo di saperi e tecniche, inclusa una memoria storica di tradizioni fatte anche di forza fisica e interiore, per il grande dono di accompagnare alla nascita una nuova vita, completando il miracolo insito dal concepimento al primo vagito».

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