lunedì 11 agosto 2014
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«L'introduzione della fecondazione eterologa pone nuovi e giganteschi problemi, culturali, organizzativi, giuridici e sanitari, che esigono grande prudenza. Il caso del Pertini di Roma basta a darcene un'anticipazione». Lo afferma Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari in una nota diffusa sulla questione delle regole per la fecondazione eterologa. «Bene ha fatto il governo – spiega – a ritirare il proprio decreto legge e a rimandare la discussione in sede parlamentare. In fondo il Parlamento è il luogo delle istituzioni più vicino alla democrazia». Per questo «appare perlomeno "irrituale", certamente inappropriato, e a nostro parere anche sbagliato, l'intervento del nuovo presidente della Corte Costituzionale, Tesauro, che dichiara che, smantellata la legge 40, ora tutto si può fare, e mancano solo "alcuni dettagli"», secondo quanto ha dichiarato domenica in un’intervista al «Messaggero». «Eppure – aggiunge Belletti – anche solo le notizie di cronaca rimandano a una complessità gigantesca. Ricordate la lettera di Jospin e Delors a Holland, contro gli "uteri in affitto"? Ricordate il caso del gemello down rifiutato dai "committenti", e accolto invece dalla madre che aveva affittato l'utero? Certo episodi non italiani. Ma proprio perché da noi c'è – o meglio, c'era – la legge 40», un riferimento all’articolo della norma abrogato recentemente dalla Consulta. «E adesso – continua Belletti –, a mo' di bulldozer, il presidente Tesauro irrompe nel dibattito pubblico, contraddicendo una decisione formale, presa all'unanimità dal governo. Posizione personali o condivise dall'intera Corte? Bei tempi, quelli in cui i magistrati facevano il loro mestiere dentro le aule dei tribunali, e non sui giornali! Le sentenze possono essere discusse, nel dibattito pubblico, ma vanno certamente rispettate. Ugualmente vanno rispettate le istituzioni. Proprio per questo vorremmo che parlassero le sentenze, e non le posizioni personali di chi rappresenta tali istituzioni. Ci auguriamo che le posizioni espresse dal presidente Tesauro rimangano quelle che sono: dichiarazioni personali a un giornale, e non il punto di vista della Corte Costituzionale. E confermiamo che la scelta del governo ci pare quella corretta: riaprire un dibattito parlamentare sulle necessarie regole per una pratica così innovativa, e rischiosa per i fondamenti dell'umano, quale è la fecondazione eterologa». «Paternità e maternità – conclude Belletti – sono esperienze piene, integrali, che trovano però la loro pienezza assoluta, il loro più pieno completamento non nella fuorviante pretesa di un "incoercibile diritto", ma nel riconoscimento che dare la vita è dono, e che è la vita che nasce che deve essere al centro di tutto. Senza una inutile fretta di liberalizzare, che rischia di lasciare campo libero al business di "provetta selvaggia"».

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