martedì 21 gennaio 2025
Con 141 milioni di euro per 673 progetti e 5.400 scienziati per il 2025 il più importante polo privato di finanziamento alla ricerca oncologica rilancia il suo impegno. E invita la gente nelle piazze
In Italia 390mila nuovi casi di tumore nel 2024. Il 40% è prevenibile
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Le nuove diagnosi di tumore in Italia sono stabili (390mila nuovi malati nel 2024), la sopravvivenza sta aumentando (la metà di chi si ammala guarisce completamente) ma il 40% dei casi si potrebbe evitare attraverso la prevenzione, ovvero con comportamenti salutari (non fumare, fare attività fisica, alimentazione varia ed equilibrata secondo la dieta mediterranea) e aderendo a vaccinazione e screening di diagnosi precoce.

La radiografia sullo “stato dei tumori” nel Paese offerta dalla Fondazione Airc a inizio anno coincide nel 2025 con il sessantesimo dell’Associazione italiana ricerca sul cancro. Un anno di celebrazioni che si apre il 25 gennaio con le “Arance della salute”, prima iniziativa pubblica per la sensibilizzazione sulla ricerca e la raccolta di donazioni a sostegno della “scienza che studia e che cura”: un impegno che in 60 anni ha fatto di Fondazione Airc il principale polo privato di finanziamento della ricerca oncologica indipendente in Italia. I numeri 2025 danno la misura della mobilitazione, dell’ampiezza del fronte sul quale ci si batte contro il cancro e della necessità che questo sforzo venga avvertito come responsabilità di tutti: per l’anno appena iniziato sono oltre 141 i milioni di euro che andranno a finanziare 673 progetti di ricerca e 90 borse di studio più 8 programmi speciali, cantieri che vedono all’opera 5.400 ricercatori. E per contribuire al loro sforzo di capire e curare ecco l'invito agli italiani di incontrare i volontari in 3mila piazze (qui gli indirizzi) sabato 25 gennaio per avere una rete di arance siciliane, marmellata di arance e miele fiori d’arancio con una donazione per la ricerca. In campo dal 24 anche una rete di scuole (qui le info) per l’iniziativa “Cancro io ti boccio”, progetto di cittadinanza attiva di Fondazione Airc, tra impegno solidale e contenuti educativi, con il coinvolgimento di studenti, insegnanti e genitori, anche nella promozione della cultura scientifica.

Interessanti i nuovi dati Airc sui singoli tipi di tumore: i casi più frequenti sono di tumore alla mammella (53.686 nel 2024), seguiti dal tumore al colon-retto (48.706), al polmone (44.831), alla prostata (40.192) e alla vescica (31.016). E se tra gli uomini l’incidenza maggiore è del tumore alla prostata, seguito da polmone, colon-retto e vescica, per le donne il 60% delle nuove diagnosi è ripartito – nell’ordine – tra mammella, colon-retto, polmone, endometrio e tiroide. Quattro tumori su dieci sono però prevenibili con stili di vita e alimentari più sani, che potranno essere conosciuti anche attraverso i materiali informativi distribuiti ai donatori nelle “piazze delle arance”.

«Oltre due miliardi e mezzo di investimenti continuativi in sessant’anni anni su ricerca di base, preclinica e clinica da parte di Fondazione Airc – spiega la direttrice scientifica Anna Mondino – hanno contribuito a raggiungere importanti risultati per migliorare la conoscenza, la prevenzione e la cura del cancro. Oggi siamo in grado di definire alcune vulnerabilità del cancro e di disegnare farmaci più precisi e mirati. Abbiamo capito come usare radio e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche più selettive e tollerabili. Possiamo identificare numerose caratteristiche genetiche e molecolari dei tumori, nonché studiare singole cellule malate nei tessuti e nel sangue. Abbiamo aumentato, per alcuni tipi di tumore, le opzioni terapeutiche con l’immunoterapia, istruendo il sistema immunitario a reagire contro il cancro. Abbiamo imparato a sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi come le cellule Car-T, una delle frontiere della medicina di precisione, che vede l’Italia in prima linea».

Un caso di successo nel supporto alla ricerca scientifica è quello all’équipe di Maria Rescigno, ricercatrice Airc presso Humanitas University di Rozzano e group leader dell’Unità di Immunologia delle mucose e Microbiota presso Irccs Istituto Clinico Humanitas: «Grazie allo studio del microbiota intestinale e della sua interazione con i tumori – dice – abbiamo cominciato una nuova linea di ricerca sullo sviluppo di nuovi vaccini terapeutici contro il cancro. Attraverso la vaccinazione speriamo di poter attivare una risposta immunitaria che viene poi mantenuta dal sistema immunitario attraverso l’immunoterapia, con un approccio combinato. La ricerca richiede tempo: il nostro vaccino, che contiamo di portare a breve in sperimentazione clinica nei pazienti, nasce da una ricerca iniziata circa 15 anni fa, che avremmo dovuto interrompere senza il sostegno continuativo di Airc».

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