venerdì 8 agosto 2014
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«Il governo e il Parlamento qualcosa possono fare per impedire una applicazione dissennata della procreazione eterologa», commenta Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, che aggiunge come «purtroppo le decisioni costituzionali non possono essere corrette. Neppure da una legge ordinaria. Eppure qualcosa andrà fatta per evitare lo smantellamento della legge 40». Non resta che lo strumento di una nuova legge ad hoc per l’eterologa: infatti «non sarebbe sufficiente il solo ricorso a linee guida scarsamente cogenti, prive di sanzioni in caso di violazione e facilmente mutabili nel tempo». Invece «una legge può e deve salvaguardare il diritto del figlio a conoscere i suoi genitori biologici. Per quanto si tratti di un rimedio parziale e debole, tuttavia per una volta verrebbe contrastata la mentalità che tiene conto solo dei desideri degli adulti e non di chi non ha potere e voce».
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