mercoledì 21 giugno 2023
Giovanni Paolo II, Giovanni Bosco e poi i santi e i beati portoghesi, i beati "modelli": ecco i testimoni che accompagnano Lisbona 2023. E sono già "fisicamente" presenti durante la preparazione
Le reliquie dei patroni della Gmg esposte davanti all'altare della cappella del Col della Gmg 2023 a Lisbona

Le reliquie dei patroni della Gmg esposte davanti all'altare della cappella del Col della Gmg 2023 a Lisbona - Liut

COMMENTA E CONDIVIDI

Ogni Gmg ha i suoi patroni, testimoni scelti per quello che essi possono comunicare ai giovani pellegrini di tutto il mondo. Volti legati al significato del raduno mondiale oppure al patrimonio religioso e spirituale del Paese ospitante. Sono, insomma, i “portabandiera” della Gmg agli occhi dei ragazzi e del mondo.

Se Cracovia 2016 ne contava due e con Panama 2019 si era arrivati a otto, Lisbona 2023 ha 13 patroni (anzi 14 con Maria). Sono tutti testimoni che «hanno dimostrato che la vita di Cristo riempie e salva i giovani di ogni epoca», ha scritto il cardinale Manuel Clemente, patriarca di Lisbona, nella presentazione delle figure scelte. «Patrona per eccellenza della Gmg – nota il porporato – è la Vergine Maria», che «insegna ai giovani tutti i tempi e luoghi a portare Gesù agli altri che lo aspettano».

Altro patrono principale, di tutte le Gmg, è san Giovanni Paolo II, il fondatore della Giornata dedicata alla gioventù. Altro patrono “tradizionale” della Gmg è san Giovanni Bosco, dichiarato da Giovanni Paolo II «Padre e maestro della gioventù». Nell’elenco dei patroni della Gmg 2023 c’è poi san Vincenzo, diacono e martire del VI secolo, protettore della diocesi di Lisbona.

Ci sono poi santi partiti da Lisbona per annunciare Cristo: sant’Antonio di Padova (o da Lisbona), san Bartolomeo dei Martiri, domenicano e arcivescovo di Braga, san Giovanni di Brito, gesuita lisbonese missionario in India.

Poi alcuni beati sempre di Lisbona: Giovanna del Portogallo, Giovanni Fernandes, Maria Clara del Bambino Gesù.

Infine, i beati Pier Giorgio Frassati, Marcello Callo, Chiara Badano e Carlo Acutis.

Nella sede del Col, il Comitato organizzatore locale che ha la sede in Rua do Grilo a Lisbona, c'è una cappellina dove i volontari e i collaboratori che stanno lavorando all'organizzazione della Gmg si ritrovano per i momenti di preghiera comuni. Davanti all'altare sono state poste le reliquie di quasi tutti i patroni: in questo modo essi stanno di fatto già "accompagnando" il cammino di avvicinamento delle decine di migliaia di giovani da tutto il mondo che si ritroveranno a Lisbona in agosto.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: