mercoledì 2 febbraio 2022
La Chiesa italiana si prepara al grande incontro con Francesco il Lunedì dell'Angelo in Piazza San Pietro. Falabretti (Cei): "Adulti accanto ai ragazzi per condividere dubbi e sogni"
Il Giubileo dei ragazzi al Circo Massimo (11 agosto 2018)

Il Giubileo dei ragazzi al Circo Massimo (11 agosto 2018) - Archivio Siciliani

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Dunque ci siamo: non è la prima volta che capita di dover annunciare un appuntamento di convocazione. Ma farlo in questo tempo ha un carattere particolare. Quello che prova chi sogna di avventurarsi in qualcosa che prima desidera, ma subito dopo inizia a temere: come non chiedersi come può andare un pellegrinaggio nazionale a Roma in questa situazione, dopo aver sospirato tanto di uscire dall’angolo in cui rischiamo di rinchiuderci se non alimentiamo la vita comunitaria della Chiesa attraverso occasioni di incontro?

Ancora: in un tempo del genere un appuntamento di convocazione ha il carattere della follia unito a po’ di coraggio sapiente. «Un po’ di follia ha più peso della sapienza e dell’onore», recita il Qoèlet al capitolo 10. Non sarà che tutta la follia che ci viene richiesta è quella di avere il coraggio di tornare a mettersi per strada con gli adolescenti, superando la paura di trovarli dove sono e non più dove pensiamo siano rimasti? O anche il coraggio di sospendere la conta, per vedere se ci sono proprio tutti e tornare a viaggiare con chi c’è? Questo che farà scendere nel cuore la sapienza, dono che viene sempre dall’Alto, per tornare a essere casa che accoglie, ascolta e fa crescere la vita di tutti.

Mentre l’attraversamento di questo tempo continua a metterci alla prova, non vogliamo far cadere il senso di responsabilità rispetto alle attività educative che da sempre connotano la pastorale ordinaria delle nostre diocesi. Con il pellegrinaggio degli adolescenti a Roma e il loro incontro con il Papa, desideriamo incoraggiare e dare segni di speranza a chi si spende per la crescita dei ragazzi e a chi guarda alla comunità cristiana come custode di un futuro di vita che nasce dalla fede in Gesù risorto.

In questa logica, la scorsa estate, abbiamo lanciato la sfida di riprendere in mano le attività educative con gli adolescenti consegnando il sussidio «Seme divento». Dunque Lunedì dell’Angelo, 18 aprile 2022, nel pomeriggio papa Francesco e gli adolescenti si incontreranno in Piazza San Pietro.

Faremo il possibile affinché si parlino e tutti insieme ci lasceremo guidare dall’ascolto e dalla meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. In questa avventura c’è davvero un po’ di follia: tremano le gambe al pensiero che l’ultima volta che il Papa è sceso in Piazza fu nel famoso marzo del 2020, nella tempesta di paura globale, sotto l’acqua che il cielo di Roma rovesciava sulla città. Ma la speranza nasce quando ci si affida: perché non rivolgere lo sguardo agli adolescenti che di fronte alla vita sanno soffrire senza smettere di sognare?

Fu il Papa a essere lume di speranza nella tempesta e ancora lo sarà con la sua presenza e la sua parola. Ma perché non sorridere pensando che gli adolescenti saranno raggio di luce su quella Piazza e magari anche sulle nostre vite? A Roma, dunque. Con i gruppi parrocchiali, quelli associativi e dei movimenti, con i gruppi guidati da religiose e religiosi della vita consacrata e di tutte le realtà ecclesiali, accompagnati dai loro vescovi.

Non è nemmeno un giorno comodo, visto che si viene dalle celebrazioni pasquali. Ma avrà il sapore della Festa appena celebrata, quella che dà origine alla nostra fede, quella che custodisce la memoria che ancora dovrebbe commuoverci, infondere speranza e ispirare carità.

Chiederemo ai ragazzi di rinnovare la propria fede davanti alla tomba dell’Apostolo e noi adulti saremo lì accanto a loro: nel cuore condivideremo con loro le ansie e i dubbi che questo tempo agita dentro tutti. Ma getteremo l’àncora oltre il velo del tempio, per afferrare saldamente la speranza che ci viene offerta. Un po’ di follia...

Responsabile Servizio nazionale pastorale giovanile

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