“The Traitors”, il reality show in un castello a prova di lealtà

The Traitors Italia (Prime Video): 14 vip in un castello tra missioni e tradimenti; grande promo (Milano, Lucca), atmosfera cine, ma format derivativo che vive di montaggio e confessionali più che di strategie.
November 8, 2025
“The Traitors”, il reality show in un castello a prova di lealtà
«Quattordici giocatori si ritrovano in un castello per tentare di vincere un montepremi finale completando una serie di missioni. Ma tra di loro si nascondono i traditori, che segretamente assassineranno i loro compagni uno ad uno. Tutti gli altri sono leali. Toccherà a loro scovare i traditori e metterli al bando dal castello prima di essere assassinati». Questo è quanto ci dice Prime Video risparmiandoci la fatica di sintetizzare in cosa consista il nuovo reality show The Traitors Italia, disponibile sulla stessa piattaforma di streaming video on demand che fa capo al colosso statunitense Amazon. I quattordici partecipanti sono i soliti cosiddetti vip, anche se non tutti, forse per ignoranza nostra, sembrano così conosciuti. Ma questo dipende anche dalla moltiplicazione dei programmi tv in cui sono coinvolti volti noti veri o presunti.
Alla conduzione c’è comunque la riconoscibile Alessia Marcuzzi, anche perché di conduzioni del genere ne annovera a bizzeffe: dal Grande fratello all’Isola dei famosi a Temptations island, mentre in questo momento è anche giurata a Tale e quale show su Rai 1. L’agenzia Ansa ci informa invece che per il debutto di The Traitors Italia la città di Milano si è trasformata nel palcoscenico di un evento spettacolare e misterioso. Per una giornata intera figure incappucciate hanno affollato le strade della metropoli fino a dare vita ad una scenografica parata a Largo Cairoli, davanti al Castello Sforzesco. Avvolti da mantelli blu e armati di lanterne, gli incappucciati hanno girato al grido di «Traditori!».
Dopo di che il cast con la conduttrice sono stati al Lucca Comics & Games 2025. Dunque grande promozione per la versione nostrana (sei episodi prodotti da Fremantle Italia per Amazon) di un format olandese di successo internazionale, anche se molto sa di già visto: il richiamo «Giocatori!» (che suona come «Viaggiatori!» di Pechino Express e simili), le gare di una qualche abilità, le nomination… Di nuovo, oltre alla suggestiva ambientazione (un castello in Val di Non) e di conseguenza un certo taglio cinematografico, ci può essere un po’ di cultura del sospetto, un po’ di guerra psicologica nella ricerca dei traditori, mista però a una casualità che sembra (nonostante l’apparente contraddizione) piuttosto indirizzata dalla produzione e dagli autori.
Tra l’altro il telespettatore conosce i traditori sin dall’inizio. Per cui in un reality di questo tipo (sempre che si possa definire reality) resta fondamentale il montaggio per creare un minimo di tensione con le «confessioni» e i flashback e per dare un po’ di ritmo, che a tratti fatica lo stesso. I vip poi, come ormai si conviene in tv, ci mettono anche qualche lacrimuccia quando uno dei colleghi viene «assassinato» o «messo al bando dal castello». Anche questo, più che le strategie, sembra far parte del gioco.

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