L’effetto Sinner ora si vede anche in TV

Distratti su Rai2 troviamo Musetti-De Minaur: match stellare (vince Musetti) e prova dell’“effetto Sinner” che rilancia tennis e media, nonostante i limiti tv.
November 13, 2025
L’effetto Sinner ora si vede anche in TV
Può succedere di pensare di vedere un programma e poi su quel canale te ne ritrovi un altro. Colpa nostra, ovviamente, perché nel frattempo ci siamo distratti. Fatto sta che martedì sera su Rai 2 al posto di Belve ci siamo imbattuti in Lorenzo Musetti e Alex De Minaur che se le davano di santa ragione, o meglio: stavano mettendo in scena «un bellissimo tennis», parola di Adriano Panatta, che di queste cose se ne intende. Effettivamente, guardando la partita su Rai 2 (mentre andava in onda anche su Sky Sport) non abbiamo rimpianto le graffiature ormai edulcorate di Francesca Fagnani (che speriamo non ce ne voglia per questo). E poi, a dire il vero, questo match valido per la fase a gironi delle Nitto ATP Finals 2025, in corso a Torino, ci ha fornito comunque l’opportunità di continuare a riflettere sulla tv e più in generale sul mondo della comunicazione. Del tennis, ad esempio, qualche anno fa (dopo i tempi d’oro di Panatta, appunto) i media nostrani non se ne occupavano più di tanto.
Poi è arrivato il giovanissimo Jannik Sinner, che ha fatto riesplodere la passione e richiamato le telecamere a bordo campo, anzi: dietro al fondo campo. E qui un’annotazione tecnica va pur fatta. Nel tennis televisivo, infatti, l’inquadratura alle spalle dei giocatori è obbligatoria essendo impossibile quella di lato, come avviene ad esempio per il calcio, pena il mal di mare del telespettatore nel seguire la pallina da una parte all’altra. Questo, però, anche se non si può fare diversamente, non permette a chi guarda la tv di capire la forza e la velocità degli scambi e delle battute, che vanno anche oltre i 200 chilometri orari. Un limite tecnico che riguarda per certi aspetti anche altri sport. Ma torniamo alla questione più generale per dire come il ritrovato interesse per il tennis grazie a Sinner (di cui ognuno può pensare quello che vuole circa la sua residenza a Montecarlo o la rinuncia a giocare la Coppa Davis) possa condizionare tutta la comunicazione.
Basti pensare alla pubblicità, a quanti sono gli spot in cui è coinvolto il tennista altoatesino. Ma non solo: pensiamo anche alla musica con la canzone e il relativo videoclip Polvere e Gloria in cui sono coinvolti Andrea Bocelli e Sinner, anche se uno canta e l’altro parla e basta.
In qualche modo l’effetto Sinner si fa sentire anche sul grande schermo. Non è un caso che in questi giorni Pierfrancesco Favino stia facendo il giro delle tv per promuovere il film Il maestro, che racconta di un ragazzino e di un ex campione di tennis, anche se non si tratta, va detto, di un omaggio allo sport quanto piuttosto ai rapporti umani. Nonostante questo lo sfruttamento dell’onda lunga appare evidente. Però, per tornare al punto di partenza, la partita tra Musetti e De Minaur è stata bella davvero, combattuta all’inverosimile. E poi Musetti ha pure vinto, «compiendo un’impresa», parola ancora di Panatta.

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