domenica 1 febbraio 2009
Che "Repubblica" spari sul Papa non è nuovo. L'altro ieri in prima pagina e seguito ampio a p. 9 ci trovi lo scrittore Marek Halter, impegnato a fondo per "rivelarci" chi è Benedetto XVI, e quali sono le sue intenzioni. Testuali. Primo: questo Papa è «più vicino a Urbano II, che lanciò la prima crociata nel 1095, che a Giulio II, che commissionò gli affreschi della Cappella Sistina a Michelangelo nel 1512». Secondo: «Benedetto XVI sa che per opporsi all'islam ha bisogno di tutte le forze della Chiesa, comprese le più dure e reazionarie», perciò riapre le porte ai lefebvriani e vuole «la riabilitazione di Pio XII». Due perle. La prima fa proprio ridere. Di Giulio II Halter sa solo che fece dipingere Michelangelo, e per questo lo contrappone a Urbano II, papa crociato? Qualcuno lo informi! Se infatti c'è stato un Papa guerriero e temporalista, questi è proprio Giulio II: nel 1506 andò di persona, sul cavallo bianco e con spada brandita, a riconquistare Perugia dell'odiato Baglioni, e poi Bologna! Dunque gaffe storica da primato, arruolata da "Repubblica". Ma non basta. Per dare addosso a Pio XII, oltre le solite accuse alla Hochhuth che ripete magnificandone le miserie storiche dimostrate tante volte, Halter scrive che Pio XII arrivò a «sostenere Franco contro la repubblica spagnola"». In realtà Pio XII fu Papa quasi tre anni dopo l'«alzamiento» franchista del luglio 1936! Rievovando Mike Bongiorno: «Caro «Marek, lei mi è caduto su "l'alzamiento" e Giulio II!» Libero, lei, di rispondere «obbedisco» alla chiamata di "Repubblica", liberi tutti noi di farci due risate sui suoi capitomboli"
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