giovedì 16 settembre 2010
«Servizio pubblico»? Martedì pomeriggio su Raiuno "La vita in diretta" è dedicata alle donne e alla loro bellezza, con o senza tacchi a spillo, con la loro carriera anche in politica e gli eventuali compromessi da subire per emergere" Conduttori stranoti, ospiti illustri, donne di politica e spettacolo - talora di ambedue - e alle 17.35 parte un "servizio" a firma e voce femminile che afferma tranquillamente che «per Sant'Agostino le donne non avevano l'anima». Nota bene: non una frase sciagurata scappata alla bocca ignorante di uno dei tanti presenti, tra cui poi ci sarà uno Sgarbi straripante anche in cattivo gusto e adrenalina artificiosa, bensì un filmato pensato, scritto, montato apposta e controllato dai responsabili. Dunque per S. Agostino le donne erano senz'anima: una follia tra ignoranza, menzogna e calunnia. E i suoi dialoghi con la madre, Monica, che hanno incantato i secoli? Zero! E ciò è servito per affermare in diretta, ripetutamente, che tra cristianesimo e islam è pari e patta in disprezzo e denigrazione, emarginazione sociale e giustificazione dei delitti contro le donne. Malpelo non fa di ogni erba un fascio. In trasmissione tra le donne nomi illustri del passato e del presente, non tutte svampite, e non tutte opinioniste o politiche per caso, fortunatamente, ma l'irresponsabile disinvoltura con cui qui citando Sant'Agostino si è messo sotto accusa l'intero messaggio cristiano è intollerabile. Sia chiaro: nessuna censura, ma professionalità, competenza e rifiuto del baraccone da fiera di strapaese passato per dialogo sull'attualità sono necessari: stavolta latitavano.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI