Volle per il "suo" clero la vita comunitaria
martedì 6 marzo 2018
Il modello monastico nella storia è stato spesso icona del Regno di Dio in mezzo agli uomini e proprio così lo intese san Crodegango di Metz, vescovo franco vissuto nell'VIII secolo, che proprio a partire da quel modello riformò la vita del "suo" clero. La formula applicata, che faceva della vita comunitaria una regola per tutti i sacerdoti, si diffuse poi oltre i confini della diocesi. Crodegango era nato nel 712 a Hesbaye, oggi in Belgio, e venne educato dai benedettini; nel 737 venne nominato da Carlo Martello referendario (un mediatore) del regno di Austrasia. Nel 742 Carlo Magno lo volle vescovo di Metz e qui egli mise in atto la sua opera riformatrice della vita del clero, oltre a farsi promotore del canto liturgico. Rinnovò la "schola cantorum" di Metz, che divenne un importante centro di formazione. Morì nel 766.
Altri santi. San Giuliano di Toledo, vescovo (VII sec.); santa Coletta Boylet, vergine (1381-1447).
Letture. Dn 3,25.34-43; Sal 24; Mt 18,21-35.
Ambrosiano. Gen 19,12-29; Sal 118,65-72; Pr 8,32-36; Mt 6,16-18.
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