Voleva essere monaco testimoniò la fede da Re
venerdì 4 marzo 2016
Avrebbe desiderato una vita da monaco, dedita alla preghiera e alla penitenza, ma la storia lo volle al centro dei conflitti politici del suo tempo, davanti ai quali egli seppe mantenere salda la sua testimonianza di fede. La storia del beato Umberto III di Savoia c'insegna che i nostri desideri più profondi possono trovare diversi modi per realizzarsi, alle volte anche in modi opposti a quelli che avevamo immaginato. Nato nel 1136, figlio di Amedeo III conte di Savoia, fu allevato nell'abbazia di Hautecombe (Altacomba). Nonostante si sentisse chiamato alla vita monacale, si trovò a soli 12 anni ad ereditare la Savoia dal padre. Sostenne i comuni guelfi, vicini al Papa, e subì la costante minaccia dell'imperatore, Federico Barbarossa. Ebbe quattro mogli (due morirono, un matrimonio fu annullato): nel 1177 gli nacque l'erede maschio, Tommaso. Pronunciò i voti poco prima di morire nel 1189.Altri santi. San Casimiro, principe (1458-1484); beata Placida Viel, vergine (1815-1877). Letture. Os 14,2-10; Sal 80; Mc 12,28-34. Ambrosiano. Feria aliturgica.
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