giovedì 31 agosto 2023
Le mille e una notte, il meraviglioso libro di fiabe d’Oriente, è uno straordinario monologo sulla voce e il suo incantesimo: Sherazade è la voce narrante, ma anche colei che opera il prodigio, trasforma l’odio e il sangue in amore, grazie alla sua voce. Chi ha letto un’edizione completa del libro conosce la storia di fondo, chi lo ha letto nell’infanzia, nei libri ridotti e illustrati per ragazzi, non la può conoscere, perché da quelle edizioni è stata comprensibilmente espunta: il re persiano Shariyar, innamorato della bellissima sposa, scopre che lo tradisce, in una scena di inequivocabile crudezza. Uccide la donna e lo schiavo nero con cui si era congiunta, e condanna a morte tutte le donne del reame. Ogni giorno sposa una giovane scelta tra le più nobili e belle, ogni notte la possiede e poi la uccide. La cosa si ripete sempre, finché Sherazade lo sposa e, dopo la consumazione e prima di essere uccisa, inizia a raccontargli una storia. Lo incanta, così, per ogni notte: al rapporto non segue la morte, ma una fiaba nel magico mondo d’Oriente. Fino a che, dopo mille notti, il sultano si commuove, comprende: ora ama Sherazade, sua moglie, cancella il verdetto, la pace ritorna tra le donne del reame e nel mondo. Sherazade è il dolce trionfo della voce, una voce di donna, incanto. © riproduzione riservata
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