venerdì 30 gennaio 2009
Sul "Giornale"(28/1, p. 14) Fausto Biloslavo: "Eletto il nuovo patriarca della Russia: era un agente del Kgb"! Troppo livore, e autore troppo esperto per ignorare le sofferenze della Chiesa ortodossa in Urss, pagate con migliaia di martiri, eppure butta fango su tanti ecclesiastici, in primo piano il neopatriarca Kirill, e scarica su loro i veleni del famigerato Kgb. Complice postumo, lui, degli intrighi del regime ormai defunto. Brutta cosa. Confrontare quel titolo con quello di Franca Giansoldati ("Messaggero", p. 17): Kirill è «Il vescovo su cui puntava la Chiesa di Roma. Papa Ratzinger lo conosce e lo apprezza». Se serve, un ricordo personale: nel 1977 incontrai Kirill a Mosca. Aveva un coraggio allora raro. Biloslavo: pagina brutta, ma isolata. Affollatissima, invece, quella degli spacciatori di numeri. A Radio Radicale e sui giornali si strilla, base le solite indagini fatte in casa, che l'83% degli italiani vuole Eluana finalmente morta, e ieri alle 13 su Raitre l'ubiquo Augias lo racconta anche a Marc Lazar, lamentando che purtroppo la solita tirannia clericale offusca ancora le menti dei politici, che per paura dei vescovi sono contro «la gente» normale. Ebbene, a parte i dati noti dell'Istituto Italiano dei tumori di Milano " solo 4 su 40.000 malati terminali chiedono di morire " le indagini vere dicono altro. Mercoledì su "Italia Oggi" 22 risposte motivate ad un'indagine recente: 17 per «cibo e acqua fino all'ultimo», 3 incerte e solo 2 per far morire Eluana. Ma si sa: i radicali sono quelli che da sempre dicono che il 90% degli italiani vuole la Bonino al Quirinale"
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