Una regina «schiava» che lottò per la libertà
mercoledì 30 gennaio 2013
Santa Batilde fu una regina che non dimenticò mai le sue origini e che, nel nome della fede, guidò il suo popolo stando dalla parte degli ultimi, in particolare degli schiavi. Di origine anglosassone, Batilde venne catturata da alcuni pirati nel 641 e si ritrovò schiava, venduta a un dignitario della corte del re di Neustria, Clodoveo II. Proprio a quest'ultimò andò in sposa, diventando madre di tre figli. Rimasta vedova prese le redini del regno, come reggente in attesa che il figlio Clotario raggiungesse l'età adatta per essere incoronato. Guidata da un abate, curò le opere di carità, combatté la simonia e si oppose alla schiavitù. Si ritirò poi nel monastero di Chelles – che lei stessa aveva fatto restaurare –, nella diocesi di Parigi, dove morì nel 680.Altri santi. Santa Martina, martire (III sec.); Barsimeo, vescovo (III sec.). Letture. Eb 10,11-18; Sal 109; Mc 4,1-20. Ambrosiano. Sir 44,1;49,1-3; Sal 140; Mc 4,35-41.
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