giovedì 1 settembre 2011
Consensi e dissensi: ieri "Repubblica" (p. 20) «Il vicesindaco col velo alla festa del Ramadam. A Milano proteste di Lega e Pdl: una carnevalata». Dunque Maria Grazia Guida ha partecipato alla «festa di conclusione del Ramadam nella Casa delle cultura islamica di via Padova». Un gesto civile, nei confronti di una realtà legittimamente presente nella città. Difficile o facilissimo, ma da arrossire di vergogna, capire la logica delle proteste. Sono i misteri che pur fanno politica. Altro giro. Ieri, da "Repubblica" di martedì (p.19: «Il caso»), avevo criticato l'attacco preventivo a Benedetto XVI per la prossima visita in Germania. Ebbene: stessa "Repubblica" (p. 47: «Il caso»), c'erano 17 righette con l'elogio del Nobel, il laico Mario Vargas Llosa allo stesso Benedetto in Spagna: «Dio sembrava esistere, il cattolicesimo sembrava la religione unica e vera», ed «è ingannevole la timidezza» di Benedetto XVI, «probabilmente il papa più colto che la Chiesa ha avuto da molto tempo a questa parte». Non basta. Sempre ieri, addirittura sul "Fatto" (p. 7 intera: «Il Pd è come il Psi di Craxi») leggo un Giorgio Bocca tutto delusione e sconsolazione circa la politica che però conclude secco: «…sono sempre più cattolico». Affermazione da contestualizzare e capire, ovvio, ma di "fatto" pare una bella eccezione in questi tempi in cui Marco Ventura vorrebbe sempre più solo critica «ad ogni religione» ("Corsera", 29/8, p. 40) e di suo anche ieri (p. 44: «E Freud si fece largo tra i giudici della Sacra Rota») insiste sui ritardi «nella giurisprudenza vaticana»: tesi opinabile, pur con qualche veniale errore di latino. Per oggi ci accontentiamo...
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