Una carriera brillante senza sconti alla fede
giovedì 25 febbraio 2016
La carriera è una "controindicazione" alla santità? A leggere la storia di san Cesario di Nazianzo parrebbe di sì, ma in realtà, approfondendo la sua vita, si scopre che egli riuscì a portare la testimonianza di fede proprio al cuore dei suoi incarichi pubblici. Nato nel 330 in una famiglia di santi (il fratello maggiore era san Gregorio Nazianzeno), Cesario divenne medico di corte a Costantinopoli per volere dell'imperatore Costanzo. Il successore, Giuliano l'apostata, lo confermò ma tentò, sempre fallendo, di riportarlo al culto pagano. Nel 368 Cesario venne nominato questore della Bitinia e qui scampò a un terremoto: un evento che lo spinse a lasciare ogni incarico, a battezzarsi e a dedicarsi a una vita di preghiera e penitenza. Morì l'anno successivo, nel 369: il fratello tenne un'orazione funebre.Altri santi. San Luigi Versiglia, vescovo e martire (1873-1930); san Callisto Caravario, sacerdote e martire (1903-1930).Letture. Ger 17,5-10; Sal 1; Lc 16,19-31.Ambrosiano. Gen 16,1-15; Sal 118,49-56; Pr 6,20-29; Mt 6,1-6.
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