Un post e un video sul Celtic: i cattolici che vinsero la Coppa
mercoledì 26 maggio 2021
Il sito "Piccole note" è stato fondato nel 2013 da Davide Malacaria rifacendosi all'eredità giornalistica del mensile "30 Giorni" e a quella spirituale di don Giacomo Tantardini. Propone «cenni di informazione online» in genere classificabili tra le "hard news", perlopiù internazionali e in chiave di approfondimento geopolitico. Ma tra i post recenti ce n'è uno anomalo ( bit.ly/3bSOceV ), a firma del fotografo Massimo Quattrucci. Racconta una di quelle storie che la Rete è ancora abbastanza grande da poter valorizzare: una storia di calcio e di fede. Ci riporta alla notte del 25 maggio 1967, «notte di sogni, di coppe e di campioni» come lo sono spesso, per i tifosi, quelle a cavallo fra maggio e giugno. Ma in quella finale europea di 54 anni fa a Lisbona non furono i tifosi italiani, segnatamente quelli interisti, a vedere realizzato il «sogno», ma quelli scozzesi (e irlandesi) del Celtic Glasgow. Quattrucci spiega perché era così grande quel sogno e quanto l'identità cattolica della squadra e dei suoi tifosi concorreva a renderlo tale.
Infatti il Celtic, prima squadra non latina a vincere l'allora Coppa dei Campioni, era stato fondato nel 1888 da frate Wilfrid «per obbedienza al suo arcivescovo», che sperava di raccogliere, attraverso il calcio, fondi per aiutare i bambini delle povere famiglie degli immigrati irlandesi. C'è persino san Patrizio nel quadrifoglio che campeggia sulla maglia: Quattrucci racconta che c'entrano la Trinità e la grazia, nientemeno, e anche la fortuna. Squadra «dei cattolici» di Glasgow, dunque, di umili origini, tanto che la rivalità con l'altra squadra della città, i Rangers, «nella quale si identificavano i protestanti», è considerata tutt'oggi «la più accesa tra due squadre di calcio». Nel video della partita, segnalato dallo stesso Quattrucci ( bit.ly/2Tk6K15 ), lo spettacolo non sono i gol, ma i tifosi del Celtic, che sono ovunque e cantano a una sola voce. Per loro lo stadio è tuttora il "Paradise".
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