Un poetico viaggio nell'universo Dalla
sabato 5 marzo 2022
Sono state tante le iniziative anche in tv per ricordare Lucio Dalla a dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 1° marzo 2012 a tre giorni dal suo compleanno, quel 4 marzo noto a tutti per la bellissima 4 marzo 1943. Nel giorno dell'anniversario della morte, ma anche nei giorni precedenti e successivi, la Rai, in particolare, ha reso omaggio al genio artistico di Lucio Dalla con una programmazione dedicata, fatta di approfondimenti, ricordi e soprattutto molta musica. Tra le proposte, una delle più interessanti è stata senz'altro il docufilm di Pietro Marcello, Per Lucio, andato in onda giovedì in prima serata su Rai 3. Un viaggio visivo e sonoro nell'immaginario poetico e irriverente del cantautore bolognese agli inizi della carriera, con la narrazione inedita del fidato manager Umberto Righi, detto Tobia, e dell'amico d'infanzia Stefano Bonaga. Bella la partenza con una serie di inquadrature del cimitero monumentale della Certosa di Bologna e la deposizione di una rosa da parte di Tobia sulla tomba di Dalla dove si legge: “Musicista, poeta, maestro di vita”. Simpatici gli spezzoni recuperati dalle Teche Rai: dalla partecipazione come ospite allo Zecchino d'Oro accompagnato dalla madre, all'intervista nella quale alla domanda su cosa avrebbe voluto fare se non fosse stato un cantante e lui, con la solita ironia, che risponde: «L'imbianchino, perché mi affascinano i colori, il bianco soprattutto». Interessanti e appropriati i commenti visivi alle canzoni di Dalla attraverso immagini di repertorio. Alla fine viene fuori un Lucio Dalla inedito, intimo e disincantato, attraverso un docufilm che come tale documenta e non celebra, fino a una delle ultime battute, una risposta di Dalla a una delle interviste: «Sono un cristiano con tante contraddizioni, ma sono uno che crede».
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