Un pastore "innamorato" della sua comunità
lunedì 4 novembre 2019

Se c’è un aspetto dell’attività pastorale di san Carlo Borromeo “che più di ogni altro ha impressionato i suoi contemporanei al punto che proprio per questo cominciarono a considerarlo eccezionale, fu la sua attività caritativa”: così nel 2011 il cardinale Dionigi Tettamanzi ricordava il suo antico predecessore sulla cattedra di sant’Ambrogio. Un intervento nel quale il porporato evocava anche la “radice d’amore” contenuta nella riforma messa in campo da Borromeo. San Carlo era nato nel 1538 da una famiglia nobile; ancora giovanissimo venne creato cardinale e partecipò al Concilio di Trento. Nel 1563 fu scelto come pastore per Milano, dove, “innamorato della Chiesa” volle lavorare per una vera riforma, visitando tutta la diocesi più volte. Nel 1576 curò i malati di peste di persona. Morì nel 1584.

Altri santi. Santi Vitale e Agricola, martiri; beata Elena Enselmini, monaca (1208-1242).

Letture. Rm 11,29-36; Sal 68; Lc 14,12-14.

Ambrosiano. San Carlo Borromeo, solennità. 1Gv 3,13-16; Sal 22 (23); Ef 4,1b-7.11-13; Gv 10,11-15.

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