Un pastore è prima di tutto un amico che non lascia nessuno indietro
martedì 19 settembre 2023
Quella di san Gennaro è un’affascinante storia di amicizia e di coraggio. È la storia di un pastore dal cuore grande e di un uomo capace di relazioni piene. La storia di testimone di quel Vangelo che ci invita tutti a non lasciare indietro nessuno, soprattutto coloro che fanno più fatica, che rimangono ai margini o che patiscono più di altri la violenza del mondo. E così san Gennaro decise di non lasciare indietro il diacono Sosso (o Sossio), che era stato arrestato proprio mentre si recava all’incontro con il vescovo. Nato forse nella città partenopea nella seconda metà del III secolo, Gennaro era vescovo di Benevento e i fatti legati al suo martirio avvennero nel 305 durante la visita pastorale ai fedeli di Pozzuoli, mentre infuriava la persecuzione di Diocleziano. Sosso era amico di Gennaro, che aveva incontrato a Miseno, e stava andando a Pozzuoli quando venne arrestato. Gennaro, assieme a due compagni, Festo e Desiderio, decise di andare a portargli conforto in carcere e fece pressione per la sua liberazione. II proconsole della Campania, Dragonio, però, fece arrestare anche il vescovo e i compagni. Il gruppo venne prima condannato a morire nell’anfiteatro fra le zanne degli orsi, poi, per evitare disordini, dovuti alla simpatia della gente per i prigionieri, furono decapitati. Per Napoli san Gennaro non è solo un patrono, ma l’emblema di una fede di popolo, capace di prendersi cura di tutti e di cambiare la storia. Altri santi. Sant’Abbone di Metz, vescovo (VII sec.); santa Maria de Cervellon, monaca (1230-1290). Letture. Romano. 1Tm 3,1-13; Sal 100; Lc 7,11-17. Ambrosiano. 1Gv 5, 1-13; Sal 39 (40); Lc 18, 1-8. Bizantino. Ef 2,19-3,7; Lc 3,23-4,1. t.me/santoavvenire
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