sabato 27 dicembre 2014
Natale più buono se è solidale e più dolce se il panettone che accompagnerà i giorni di festa è quello preparato dai ragazzi dell'istituto penale di Nisida, a Napoli. Panettone bello anche da vedere e da regalare, prima ancora di gustarlo, se racchiuso nella sua elegante confezione. Gioiello di stoffa nato dalle mani delle detenute nel laboratorio di sartoria della sezione femminile del penitenziario di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nell'ambito del progetto Sigillo, agenzia nazionale di coordinamento dell'imprenditorialità delle donne detenute. Idee messe in pratica dal Consorzio Co.Re. Cooperazione e reciprocità, che punta su lavoro, creatività e formazione per favorire la crescita ed il riscatto sociale dei minori e delle donne. Il panettone “La Dolce Isola”, nome evocativo, è frutto dell'omonimo progetto avviato quest'anno, e che ha già prodotto diverse specialità, tra Consorzio Co.Re. e Istituto penale per minorenni di Nisida, con il sostegno della Fondazione Vodafone. L'iniziativa è stata fortemente sostenuta dal direttore dell'istituto, Gianluca Guida, con i collaboratori sempre attento a raccogliere azioni che possano scrivere un futuro diverso ai ragazzi, già segnati da dolore e violenza. La formazione al lavoro, in questo caso nella pasticceria, con intento imprenditoriale, è uno strumento fondamentale per il reinserimento sociale dei ragazzi, che riduce le recidive dei reati e li aiuta a canalizzare le energie verso obiettivi di crescita personale e professionale.
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