Il primo Museo del Suolo italiano sarà inaugurato nella Giornata della Terra Onu, domani 22 aprile, a Pertosa, nel cuore del Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni. 1.500 metri di esposizione coperta e molteplici percorsi naturalistici: dalla terra delle formiche, alla fauna che popola il sottosuolo, al mondo delle radici, ai diversi tipi di terreno, al mistero della creazione dell'humus, tra viaggi virtuali, installazioni di reperti e materiali naturali, fino alle collezioni vegetali.Nata per iniziativa della Fondazione MIdA (i musei integrati dell'ambiente) presieduta da Francescantonio D'Orilia, finanziata dalla Regione Campania, con il patrocinio e la collaborazione della Commissione Europea, del Global Geopark UNESCO Cilento e di numerose società scientifiche di ricerca per l'agricoltura, coordinata nella sua realizzazione dalla Knowledge for Business, la struttura sarà aperta al pubblico a partire dal 1° maggio. Il Museo ha pochissimi eguali in Europa e nel mondo e propone un singolare itinerario di conoscenza della terra, e più precisamente nei tre metri, fondamentali per la vita sul nostro pianeta, che dalla superficie si portano in basso. «Sotto i nostri piedi c'è una tumultuosa attività, chimica, fisica e biologica, da cui dipende il paesaggio che abitiamo, il cibo di cui ci nutriamo, la nostra stessa sopravvivenza – afferma Fabrizio Mangoni, urbanista e coordinatore del gruppo di ideazione degli exhibit museali –. L'augurio è che il Museo del Suolo lasci un messaggio ai suoi visitatori, perché diventino consapevoli del mondo meraviglioso che c'è sotto».
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