Un mistico umile vicino agli ultimi
sabato 26 ottobre 2013
Il beato Bonaventura da Potenza appartiene a quei testimoni dell'umiltà, la cui costanza e il totale affidamento a Dio li hanno resi capaci di toccare i cuori e trasformare la vita di molta gente. Nato a Potenza con il nome di Antonio Carlo Gerardo Lavanga nel 1651, all'età di 15 anni era tra i Minori conventuali, passando da numerosi conventi campani: Aversa, Maddaloni, Amalfi, Ischia, Nocera Inferiore (dove fu anche maestro dei novizi), Sorrento, Napoli e, infine, Ravello. In quest'ultimo convento morì nel 1711, non prima, però, di essersi fatto conoscere per semplicità e profondità teologica. Mistico e predicatore, non si risparmiò nella cura degli ultimi e degli ammalati e compì numerosi prodigi.Altri santi. Santi Luciano e Marciano, martiri (III sec.); san Folco Scotti di Piacenza e Pavia, vescovo (1165-1229). Letture. Rm 8,1-11; Sal 23; Lc 13,1-9. Ambrosiano. Dt 18,9-14; Sal 96; Rm 1, 28-32; Lc 5,1-11 / Gv 21,1-14.
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