Un giovane martire dell'Africa oppressa
giovedì 15 agosto 2013
La fede cristiana è destabilizzante per i sistemi di potere basati sulla dominazione dei più deboli, per questo il giovane Isidoro Bakanja dovette pagare con la vita la testimonianza resa al Vangelo. Nato nell'attuale Repubblica Democratica del Congo, tra il 1885 e il 1890, il giovane conobbe Cristo grazie a due missionari che lo battezzarono nel 1906. Assunto come assistente dal proprietario di una piantagione di caucciù, diffondeva la fede tra i lavoratori neri, ma quest'opera venne fortemente contrastata dai "padroni". Nel 1909, al rifiuto di togliersi lo scapolare del Carmine che il giovane portava come segno della propria fede, venne duramente malmenato. Le ferite gli inflissero un'agonia di sei mesi, che lo portò alla morte.Altri santi. Tarcisio, martire (III sec.); beata Giuliana da Busto Arsizio, religiosa (1427-1501). Letture. Assunzione della Beata Vergine Maria. Ap 11,19; 12,1-6.10; Sal 44; Lc 1,39-56. Ambrosiano. Ap 11,19-12,6a.10ab; Sal 44; 1 Cor 15,20-26; Lc 1,39-55.
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