Un cuore mite e accogliente dietro una vita di fallimenti
domenica 12 ottobre 2014
La storia di san Serafino da Montegranaro contiene un prezioso insegnamento per il nostro tempo: è sbagliato giudicare una persona dai successi che ottiene, perché dietro ai fallimenti può esserci sempre un cuore grande, in grado di amare e di mostrare il vero volto di Dio. Serafino, nato nel 1540 a Montegranaro, era povero e in gioventù fece il custode di bestiame, poi a 18 anni entrò in convento a Tolentino, accolto come religioso fratello nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Tuttavia, per quanto buona volontà egli ci mettesse, appariva inadeguato in ogni compito assegnatogli. Per questo girò tutti i conventi della regione. Nel 1590 si stabilì ad Ascoli Piceno, facendosi conoscere dai fedeli come maestro di umiltà, accoglienza, mitezza. Devoto del Crocefisso e del Rosario, morì nel 1604.Altri santi. Sant'Edisto, martire (I sec.); beato Romano Sitko, sacerdote e martire (1880-1942). Letture. Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14. Ambrosiano. Is 65,8-12; Sal 80; 1Cor 9,7-12; Mt 13,3b-23.
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