giovedì 16 ottobre 2014
Alla fine hanno vinto i gialli, 16 a 8. È stata più combattuta di quel che dice il punteggio la finale di un particolare torneo di calcetto, disputata nei giorni scorsi a Cesena. Ne danno conto i protagonisti, nella pagina curata dal Csi, sul settimanale diocesano Corriere Cesenate in edicola oggi. I gialli hanno prevalso sui rossi in una partita incerta, con tanto di tifo a bordo campo, svoltasi nel campetto ricavato in un grande capannone all'interno del carcere di Forlì. Un mese e mezzo di sfide, per tre giorni alla settimana, tra i vari piani dello speciale palazzo. Il calcio come attività per impiegare il tempo altrimenti speso in un ozio spesso demotivante. I volontari della San Vincenzo De' Paoli di Cesena da oltre 15 anni frequentano i reclusi. In questa loro preziosa attività, negli ultimi quattro anni hanno coinvolto anche il Csi. Ping pong, biliardino, pallavolo e poi finalmente anche il calcetto, le discipline sportive proposte per alleggerire la detenzione e recuperare dignità. «Arbitro, vieni di nuovo a trovarci»: questo hanno detto gli ospiti della casa circondariale nel momento della premiazione a Luciano Morosi, presidente del Comitato Csi e giacchetta nera della finale, mentre con lui si lamentavano di qualche ammaccatura di troppo e di alcuni fischi non del tutto azzeccati. «Voglio tornarci ogni settimana – è il commento di Morosi –. Ora che li ho conosciuti, ho ascoltato le loro storie e sono entrato un po' nella loro vita e nel loro cuore, non posso più lasciarli soli».
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI