sabato 4 settembre 2004
"Paura preventiva" che torna: anche mascherata da satira. E "Lupus" si ripete. Finita la Dc qualcuno si è creduto "solo", in piena "egemonia" non solo culturale: anche politica e di potere. Ma non tutto è andato liscio. Ci si è messo di mezzo il Cavaliere, che magari ora vacilla. Ci siamo? No. Si accorgono che "i cattolici" ci sono ancora: pensano, persino, parlano, scrivono, lavorano. E sull'"Espresso", vestita appunto da "satira preventiva" la paura morde il "Meeting alla brianzola" con l'incontro tra Ac e Cl, storpia frasi di Don Giussani rendendole ridicole e incomprensibili e ironizza sul futuro della "leadership cattolica". Libertà! Ma quel "preventiva" dice proprio paura, confermata, stesso "Espresso" - "Santissima Alleanza" - in un saggio tutto preoccupato: "i cattolici in politica si stanno ritrovando. Con un progetto che si ispira alla Cdu tedesca"! 4 pagine intere: sotto il mantello dei vescovi "quelli" si ritrovano a Trento nel nome di De Gasperi, poi a Rimini, poi a Loreto. Poi addirittura a Bologna tornano le "Settimane Sociali". E ci sono tutti: Prodi, Casini, De Mita, Martinazzoli, persino Mastella e ovvio, Acli, Ac, Cl, Compagnia Opere, Cisl. Il Vaticano spinge, Banca d'Italia approva, Confindustria pure""Espresso" preoccupatissimo per conto di chi si pensava "solo" al potere. Il destino - diceva il vecchio Saragat - è ancora "cinico e baro": cattolici ancora cittadini come gli altri. Il sogno fallito - farli fuori, o silenziarli - risalta fuori ieri su "Repubblica"(p. 14) a proposito di eutanasia: "Il libero arbitrio di congedarsi dalla vita". E sa molto di lamento. Tempo di Olimpiadi: pianto"greco.
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