Troppe Iene provano a sbranare la Chiesa
domenica 23 aprile 2023
Ieri si è chiusa una settimana piuttosto complessa per quanto riguarda l’immagine della Chiesa che può uscire dai programmi tv. Abbiamo già accennato a Propaganda live (La 7) con l’irriverenza sui riti della Pasqua e a Only fun - Comico show (Nove) con il monologo blasfemo sulla Messa, ma domenica scorsa, esclusi ulteriori riferimenti ai video pasquali da parte di Luciana Littizzetto in Che tempo che fa (Rai 3), la settimana si è aperta con Le iene/Inside (Italia 1), che ha ritirato fuori la vicenda dei «chierichetti del Papa» con i presunti abusi all’interno del Preseminario San Pio X e della metratura degli appartamenti dei cardinali. Molto materiale era di risulta ed è stato rimontato per l’occasione. Ciò non toglie che siano tante le cose ancora da chiarire in questa vicenda per la quale sbagliano, anche questo va detto, coloro che di fronte agli inviati delle Iene scappano o minacciano di chiamare i Carabinieri. Certo è che i giornalisti del programma di Italia 1 non vanno per il sottile, nemmeno con i titoli e con la reiterazione, se si pensa che la puntata in questione s’intitolava “L’anima nera della Chiesa” ed è andata avanti per oltre tre ore. Arriviamo così a mercoledì con Atlantide (La 7) che ha messo in fila i casi di Emanuela Orlandi, Mirella Gregori e Simonetta Cesaroni, con quest’ultimo che ha poco a che fare con gli altri trattandosi non di ragazze scomparse, ma di un omicidio di cui si sarebbe giunti al colpevole, anche se ormai morto. Ma più che altro Atlantide sulla vicenda Orlandi ha mostrato meno equilibrio sulle possibili piste d’indagine e su Giovanni Paolo II rispetto a DiMartedì (la sera precedente sempre su La 7), che ha dato voce anche a Nello Scavo e Maurizio Patriciello, firme note di questo giornale. Nel complesso, comunque, per l’immagine della Chiesa quelli appena trascorsi non sono stati giorni favorevoli. © riproduzione riservata
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