sabato 4 gennaio 2020
Capodanno con memoria del passaggio alla vita eterna per Maria Grazia Mara e Prosper Grech, e 30.mo della morte per Augusto Del Noce.
1. Mara, discepola di Michele Pellegrino, cattedratico di storia della Chiesa poi arcivescovo di Torino e cardinale, l'ho incontrata grazie a lui che quando veniva a Roma viveva nella sede romana dell'Istituzione Teresiana, comunità religiosa "laica" cui lei apparteneva: donna serenamente sapiente, docente di Storia antica e grandi scritti come "Ricchezza e povertà nella Chiesa primitiva". Il suo maestro, Pellegrino, che poi Paolo VI volle pastore a Torino, titolò la sua prima lettera pastorale "Camminare insieme", in Italia il primo richiamo a ciò che diciamo "sinodalità". Lei ha "camminato" prolungando per 33 anni la grande lezione sulla storia della Chiesa antica di lui, morto nel 1986: in Paradisum! 2. Nello stesso giorno lasciava questa vita anche il cardinale Prosper Grech, teologo agostiniano, anche lui grande sapienza e grande serena modestia, amico di anni lontani: ci si vedeva in un piccolo gruppo a casa di don Vladimir Boublik per ragionare anche con dialettiche opposte sul Concilio allora da poco concluso e ancora oggi tutto davanti a noi. 3. In questi giorni pagine – le solite che non perdono un colpo per accusare l'oggi della Chiesa – sulla "lezione" di Augusto Del Noce nel 30º anniversario della scomparsa. Ma quale lezione? Ho conosciuto anche lui. A metà anni 70 ci si incontrava nell'aula dei docenti del Laterano: visioni opposte e dialettica forte. E oggi? Memorie con motivazioni storiche e filosofiche? A mio parere, ciò che di lui purtroppo si rievoca da parte di alcuni è il rifiuto della storia della Chiesa a partire dal Concilio Vaticano II. Era nota fin da allora una sua vicinanza a frange cripto-lefebvriane che vedevano nei papi Giovanni XXIII e Paolo VI un fondamentale "tradimento" di tutta l'eredità cattolica. Assurdità. E "lezione" molto diversa.
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