giovedì 13 giugno 2002
Contraddizioni, tra santi e fanti. Lunedì su "La 7" bellissima trasmissione su Padre Pio, a cura di Carmine Fotia. Per Malpelo la migliore, finora. Ma in coda arrivano tre pareri di "inesperti" in materia (Pivetti, Ferrara, Ferrarotti) che rischiano di rovinare tutto con banalità e pregiudizi. Sempre su Padre Pio, in peggio, due paginoni del "Foglio"(8/6). Mauro Suttora riempie il primo con un solo pettegolezzo che schiuma invidia per gli "affari" e qualche perla di incompetenza, come "Pio Forgione" per il nome del cappuccino di Pietrelcina. Il secondo infila 5 pareri e qualche veleno "cattolico" indebito, che oppone da una parte Papa Giovanni e Paolo VI " il primo detto "filomodernista", da "non canonizzare" mai e da "dimenticare" presto, e il secondo "incerto" nella fede " e dall"altra Padre Pio, il solo in cui, mentre "papato, vescovi e teologi vacilla(va)no, la Chiesa era viva e presente. Invidie laiche e furori ipercattolici: mix micidiale. Non scherzare con i santi! E con i "fanti"? Malpelo ieri ha un po" riso sul "Giornale". In prima pagina Antonio Socci infilzava "L"Unità-buon segno" di Furio Colombo, filoUsa e intimo al capitale: martedì, serio e nostalgico, Domenico Cacopardo riabilitava nientemeno che Stalin e il suo comunismo reale. Però stesso numero, p. 13 intera, trovi l"intervista-tappetino della ex miss Katia Noventa che beatifica"Fidel Castro. Aveva ragione Goethe: certe contraddizioni restano misteriose ai savi come ai pazzi.
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