Tra preghiera e lavoro la «formula» per l'Europa
martedì 11 luglio 2017
Il futuro dell'Europa sta dentro i monasteri, nel cuore di quegli scrigni preziosi, contenenti le radici di un continente basato sull'incontro tra Dio e la storia, tra l'infinito e il mondo. Una tessitura che ha tra i suoi padri san Benedetto da Norcia, dal 1964 patrono del Vecchio Continente. La sua vicenda, tutta imperniata sull'ora et labora, sulla preghiera intrecciata con il lavoro, ci ricorda che la via per il futuro passa ancora da qui, da questa formula sgorgata dal Vangelo e dal mistero dell'incarnazione. Nato a Norcia nel 480, dopo un periodo di solitudine presso il sacro Speco di Subiaco, Benedetto passò alla forma cenobitica prima a Subiaco, poi a Montecassino. La sua eredità è custodita nei tantissimi monasteri la cui storia è nata dal solco della sua opera. Il patrono d'Europa morì forse nel 547 a Montecassino.
Altri santi. San Pio I, papa e martire (155); sant'Olga di Kiev, granduchessa (X sec.).
Letture. Pr 2,1-9; Sal 33; Mt 19,27-29.
Ambrosiano. Pr 2,1-9; Sal 33; 2Tm 2,1-7.11-13; Gv 15,1-8.
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