mercoledì 23 febbraio 2011
«Verità riconosciuta da tutti: uno scapolo con molti soldi deve cercare moglie». Comincia così "Orgoglio e pregiudizio", il celebre romanzo di Jane Austen. Ci pensavo giovedì scorso leggendo ("Sette" del "Corsera", pp. 42-46) l'intervista di Vittorio Zincone al cardinale patriarca di Venezia Angelo Scola: ben costruita, ma con uno scivolone da capogiro. Il cardinale parla di laicità e libertà di insegnamento e dice: «È un dato di fatto: le scuole cattoliche fanno risparmiare lo Stato». Replica immediata dello stupito Zincone: «Non esageriamo!» Scola gli risponde elencando le cifre del Triveneto, ma lui va dritto così per la sua strada: «Risparmi o no, le amministrazioni locali dovrebbero fornire strutture alternative». Qui il punto: il pregiudizio ignora i numeri della realtà, ma è anche orgoglioso e non vuol sentire ragioni. Ci siano o no, fa lo stesso! Se si informasse, sul punto preciso della scuola non statale già chiarito fin dal 1947 in sede di Costituente, saprebbe che la Costituzione non vieta spese dello Stato per il suo funzionamento. E di più: che almeno dall'anno 2000 per legge di questo Stato a firma Romano Prodi e Luigi Berlinguer anche la scuola detta non statale può essere parte dell'unico sistema scolastico pubblico. E allora? Allora il pregiudizio è anche orgoglioso e blocca troppi grossi cervelli detti "laici", ma che su certi punti sono rimasti piccoli piccoli. Succede purtroppo anche su altri argomenti, per esempio sul fine vita. Qualcuno non si accontenta della libertà, vuole che sia fissata per legge e che la legge sia solo quella che piace a lui. E se non ci riesce? Colpa di cattolici e preti! Altro titolo celebre: "Miseria e nobiltà". Ma con taglio della seconda parte.
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