giovedì 5 ottobre 2023
Procreazione medicalmente assistita (Pma): con questo termine si indicano le tecniche applicate all’essere umano per ottenere un concepimento e quindi una gravidanza. Tali tecniche si sono sviluppate per affrontare situazioni di sterilità; ma oggi si prospetta l’applicazione anche a coppie con malattie ereditarie e altre situazioni cliniche e sociali. Esse possono essere classificate come: tecniche di fecondazione intracorporea, cioè l’inseminazione artificiale con cui si trasferisce nelle vie genitali femminili il seme maschile; o tecniche di fecondazione extracorporea, come la Fivet, dove la fecondazione avviene in vitro (in laboratorio) e vi è poi il trasferimento dell’embrione/embrioni nell’apparato femminile. Le tecniche possono essere di tipo omologo (utilizzando i gameti della coppia) o eterologo (utilizzando uno o entrambi i gameti provenienti dal di fuori della coppia). La Chiesa cattolica è intervenuta sull’argomento con l’istruzione Donum vitae del 1987, indicando quattro criteri antropologici ed etici per valutare gli interventi artificiali nella procreazione umana: l’unione matrimoniale della coppia, il legame tra procreazione e atto coniugale, il concepito non sia un “prodotto” della tecnica ma sempre riconosciuto come un dono, la garanzia dell’integrità e della vita degli embrioni. Alla luce di questi princìpi, l’istruzione ricorda la differenza tra un “aiuto” perché l’atto coniugale possa essere fecondo (moralmente lecito) e l’intervento della tecnica in sostituzione di esso (moralmente illecito). Quindi nel caso della Fivet dà un giudizio negativo, pur riconoscendo la maggior gravità di quella eterologa rispetto all’omologa. D’altra parte la Fivet omologa, per una coppia sposata e garantendo la tutela degli embrioni (non congelati e non esposti a selezione), è considerata da diversi teologi moralisti come una questione che necessita di ulteriori approfondimenti per comprendere meglio il giudizio morale. Su tale linea (ammettendo solo la Fivet omologa ed evitando embrioni soprannumerari congelati) si era mossa la legge italiana, la n. 40 del 2004, però modificata con gli interventi successivi della Corte Costituzionale così che ora eterologa ed embrioni soprannumerari sono ammessi. La tematica della Pma sollecita tutti a riflettere sul significato, i valori, le responsabilità della generazione umana. Interpella su come prevenire le cause della sterilità (ad esempio, gli stili di vita e il procrastinare la gravidanza a un’età femminile avanzata) e come promuovere approcci medici e chirurgici per curarla (leciti). Vanno aiutate le coppie ad affrontare con più serenità le eventuali condizioni di sterilità, comprendendo la loro sofferenza per un figlio desiderato, che non diventa però un “diritto”. Siamo tutti impegnati ad affrontare queste sfide, nel rispetto della procreazione umana, accettando certi limiti della natura e delle stesse tecniche di Pma, esplorando le soluzioni possibili tra cui anche l’adozione. Cancelliere Pontificia Accademia per la Vita © riproduzione riservata
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