Testimone di un «tempo nuovo» e di una Chiesa libera da riorganizzare
sabato 31 dicembre 2022
L’anno si chiude con un santo noto a tutti proprio per l’associazione con la notte che porta al Capodanno ma la cui eredità è poco conosciuta. In realtà san Silvestro I è il testimone adatto per gettare lo sguardo al nuovo anno che arriva: fu, infatti, il primo Pontefice a dover “gestire” la libertà di culto concessa alla Chiesa nel 313 dopo secoli di persecuzioni solo pochi mesi prima che lui salisse al soglio pontificio. Insomma, fu la guida della comunità romana dei cristiani in un momento in cui assumeva una nuova luce e tutto andava riorganizzato e ricalibrato in base alla libertà trovata. Prete romano, Silvestro fu Papa dopo l’africano Milziade, al quale succedette nel 314, trovandosi a cercare di contenere, per quel che poteva, l’enorme influenza dell’imperatore Costantino anche sulle questioni interne della Chiesa per 21 anni, fino alla morte nel 335. Finita l’era dei martiri della persecuzione anticristiana dell’Impero Romano, Silvestro fu tra i primi testimoni della fede ai quali venne attribuito il titolo di «Confessore della fede», cioè un testimone del Vangelo fino alle estreme conseguenze, anche se non martire. Nonostante le difficoltà, Silvestro lasciò il segno tra i suoi contemporanei che già nel 336 gli dedicarono una festa il 31 dicembre. La sua eredità spirituale oggi è un augurio per il nuovo anno: la società contemporanea ritrovi il senso collettivo e condiviso della libertà e della responsabilità. Altri santi. Santa Colomba di Sens, vergine e martire (III sec.); san Barbaziano di Ravenna, sacerdote (V sec.). Letture. Romano. 1Gv 2,18-21; Sal 95; Gv 1,1-18. Ambrosiano. Mi 5,2-4a; Sal 95 (96); Gal 1,1-5; Lc 2,33-35. Bizantino. 1Tm 6,11-16; Mc 12,15-21. t.me/santoavvenire
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