Testimone della radicalità del Vangelo
sabato 19 luglio 2014
Quella di santa Macrina (327-380) è in realtà la storia di una famiglia di santi, che visse negli anni in cui la fede cristiana affrontava l'affascinante sfida di ripensare il proprio ruolo pubblico. Finite le persecuzioni, infatti, in tutto l'impero romano si dovette fare tesoro del sangue dei martiri continuando a testimoniare la radicalità del Vangelo. In Oriente tale radicalità prese spesso la strada della vita monastica, scelta anche da Macrina assieme alla madre. Ma non prima di aver accudito e accompagnato gli altri nove fratelli tra i quali tre santi: Basilio di Cesarea, Gregorio di Nissa e Pietro. Ritiratasi sul fiume Iris fondò un monastero doppio, femminile e maschile, vivendo fino alla fine proprio la radicalità come esigenza primaria della fede.Altri santi. San Simmaco, papa dal 498 al 514; san Pietro Crisci da Foligno, penitente (1243-1323). Letture. Mi 2,1-5; Sal 9; Mt 12,14-21. Ambrosiano. Lv 23,26.39-43; Sal 98; Eb 3,4-6; Gv 7,1-6b / Mt 28,8-10.
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