Testimone del cambio d'epoca dopo il 313
martedì 14 gennaio 2014
San Felice da Nola fu un testimone del "cambio di epoca" dettato dall'editto di Costantino nel 313 che concesse la libertà di culto ai cristiani. A quel punto i martiri divennero memoria da conservare e si cominciò a pensare a un altro tipo di dono radicale della propria vita per il Vangelo: il ritiro dal mondo. Per questo i monaci e gli eremiti divennero i "modelli". San Felice viene ricordato come martire (anche se non venne ucciso) e confessore, ma fece anche l'esperienza del deserto: insomma rappresentava la sintesi di tutte le forme di santità possibili per la comunità campana di Nola, dove era nato. Aveva subito la tortura e aveva resistito, liberato si ritirò in un luogo isolato e poi, tornato in città dopo l'Editto, visse da povero fino alla fine.Altri santi. Beato Oddone di Novara, monaco (1100-1198); beato Odorico da Pordenone, sacerdote (1265-1331). Letture. 1 Sam 1,9-20; da 1 Sam 2,1.4-8; Mc 1,21-28. Ambrosiano. Sir 42,22-25;43,26b-32; Sal 32; Mc 1,14-20.
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