giovedì 8 settembre 2016
Pensieri: cattivi e/o confusi? Vediamo... «La scossa teologica di mons. Pompili contro il Progresso» (nb: P. maiuscola!, Foglio 31/8, p.1). Maurizio Crippa prende malamente la difesa di Dio da parte del vescovo di Rieti ai funerali delle vittime, come un'accusa al «Progresso». Troppo intelligente, Crippa, per fraintendere una cosa ben chiara: se alcune costruzioni resistono e altre crollano la causa (se si vuole: la colpa) è di chi ha costruito malamente. Non c'è alcuna «scossa teologica», e non si tratta di una «caccia alle streghe» (Giornale, 1/9, p.5: «Quei forcaioli che fanno gli sciacalli dopo la tragedia») grazie a un «equivoco sulla Natura sempre buona» da parte del vescovo apparso «un sacerdote del positivismo». Che dire? Sarà anche vero che qualcuno la pensa diversamente nei fatti, come Voltaire a proposito del terremoto di Lisbona, o addirittura come qualcuno che magari esalta "Progresso" e "affari" e insieme afferma che il terremoto è "punizione divina" dei peccati dell'uomo. Pensar male non fa bene alla speranza! Quanto al "capire male" ci hanno pensato in tanti a proposito del «Giorno della fertilità». Ecco vari mal-pensieri: «Renzi chiede più figli per la patria» (stesso Giornale, p.11), ove leggi che «la Reta (sic!) massacra il ministro Lorenzin», cui arrivano «attacchi da Saviano e M5S»: medaglie! Ci si mette anche Il Fatto (pp.1 e 3): «A noi! Doniamo le ovaie alla Patria... I frutti delle donne li decide l'Impero»! Che dire? Si sa benissimo, e tutte le indagini confermano, che se non nascono più figli non c'è buon futuro per nessuno. Da qualche parte fa gioco capire male, di proposito, per non sentirsi sospesi nel vuoto di un avvenire senza speranza, ma nei fatti, se non cambiano parecchie cose, e non solo in pagina varia, lo siamo tutti... Altro che terremoto!
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