Dal laboratorio al campo, l'esperimento di risanamento ambientale per liberare la cosiddetta Terra dei fuochi dai veleni dei rifiuti tossici interrati comincia a diventare realtà: pioppi e batteri sono finalmente all'opera nel frutteto di San Giuseppiello, a Giugliano, area nord di Napoli. Non più annunci né costosi e improbabili progetti di bonifica. L'opera di disinquinamento è condotta dal commissario alle bonifiche, Mario De Biase, e da un gruppo di ricerca della Federico II coordinato da Massimo Fagnano, docente ad Agraria. Nei sei ettari di peschi e ciliegi, sequestrati dalla magistratura nel 2008, i fratelli Nicola, Cesario e Gaetano Vassallo, collusi con la camorra, avevano seppellito fanghi industriali. Le analisi hanno rilevato concentrazioni elevate di cromo e di idrocarburi. Gli alberi da frutto sono stati sostituiti con 20mila pioppi, le cui radici hanno la capacità di assorbire dal terreno i metalli pesanti. I pioppi hanno una crescita veloce e in pochi anni ripuliranno il suolo dal cromo senza alcun intervento invasivo né meccanico. Contemporaneamente, è stato sparso nel terreno il compost arricchito con batteri capaci di metabolizzare gli idrocarburi. Il grande bosco verde sarà monitorato dai ricercatori della Federico II. Quando i veleni saranno rimossi grazie all'azione dei pioppi e dei batteri, si deciderà se ripiantare un frutteto o trasformare l'area in una fattoria didattica. Di sicuro il terreno sarà bonificato e si sarà recuperato un polmone verde, a costo contenuto e solo con l'aiuto di Madre Natura.
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